Ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa. Spesso non sappiamo di cosa si tratti; spesso diamo a questo “qualcosa” nomi che non gli appartengono. Non ci appaga la vita così com’è , anche se è la vita più agiata, più realizzata, con tutti i crismi del caso.
Ancora i nostri occhi frugano, cercando negli occhi degli altri, in un gesto, in un luogo naturale.
Sappiamo che non è tutto lì, anche se è già molto quello che siamo chiamati a vivere, tanto che a volte ci sentiamo sopraffatti da impegni, relazioni, progetti, pensieri.
Ma ancora, non è tutto lì.
Si dice che è un bene accontentarsi di ciò che si è e di quello che si possiede. E’ vero, per tanti versi. La gratitudine è una funzione fondamentale del cuore. Ma esiste anche quello che si chiama “il divino scontento”.
Cosa accade quando riusciamo a ritagliarci un piccolo spazio di silenzio, nel mare magnum degli impegni quotidiani, mossi da un bisogno straripante o perché abbiamo rinnovato volontà e coraggio che ci permettono di affrontare discipline di equilibrio e centratura?
Cosa accade quando ci sediamo in un luogo tranquillo, respiriamo profondamente e ascoltiamo?
Siamo come l’esploratore che va alla ricerca di ciò che non è noto né scontato; ci stiamo imbarcando in un’avventura. Davanti a noi si aprono finestre, una dopo l’altra, e si affacciano mondi, sconosciuti solo apparentemente. In queste esperienze è facile sentire quel click, ed è sempre come ricordarsi di qualcosa che si conosce da tanto tempo.
Esiste davvero questa immensa luce, della quale possiamo indovinare la presenza in sprazzi di consapevolezza? Esiste realmente quella radiosità, quella purezza che a tratti riconosciamo, che ci viene incontro camminando nella vita?
Sono realtà oppure solo fantasie dettate da bisogni psicologici, le idee universali, i Principi, i modelli Divini ai quali gran parte dell’umanità cerca di conformarsi da sempre, per rendere migliore la propria vita?
L’ideale è come la stella polare per il marinaio che sta navigando in un immenso oceano, senza alcun punto di riferimento se non quella piccola luce brillante nel cielo.
L’ideale è ciò che ci spinge a migliorare, a evolvere, a cercare, trovare sviluppare le numerose qualità del nostro essere, anche quelle più impensabili e ben nascoste.
Attimi di profondità e di consapevolezza accadono nella vita di ognuno, spesso in momenti impensabili, non attesi e né programmati. Ma esistono vie che ci permettono di accedere ai “Modelli di VITA” e tramite raccoglimento, meditazione, riflessione profonda riusciamo a cambiare canale, cogliendo più facilmente il valore e la qualità di ogni cosa. Allora riusciamo a “ESSERE NEL MONDO MA NON DEL MONDO”.
Gli ideali che derivano dai Principi universali, hanno la capacità di condurre la parte nel TUTTO. In quei momenti diventiamo integri, e cominciamo a vivere davvero.