Secondo Bach la medicina naturale è tutto quello che ci serve per stare bene.
Come si è sempre saputo nel corso della storia, la cura della malattia risiede nelle erbe guaritrici del campo; quindi, tutti coloro che sono ammalati sappiano questo: la malattia non avrebbe mai ottenuto il potere che ha adesso se l’uomo non avesse abbandonato la protezione naturale contro di essa, usando le erbe guaritrici.
Sebbene, dimenticando il potere curativo della natura, si sia pagato il prezzo salato del gran numero di malattie esistenti.
E’ solo perché abbiamo abbandonato la via della Natura per quella dell’uomo che abbiamo sofferto, ma ci basta compiere il cammino inverso per essere liberati dalle nostre afflizioni. In presenza della via della natura la malattia non ha potere.
Ogni paura, depressione e disperazione può essere messa da parte. Non esiste malattia che sia di per sé incurabile.
Con queste potenti parole Edward Bach, scopritore della floriterapia e dei rimedi energetici che portano il suo nome, scrisse il libro “ i dodici guaritori e i sette aiuti”.
Sembrano parole e concetti scontati e popolari, che trovano però le loro radici in un’idea di malattia e benessere che vede l’uomo al centro del cosmo del quale è parte integrante.
IL NOSTRO OBIETTIVO DOVREBBE ESSERE QUELLO DI PRENDERCI CURA DELLE NOSTRE RADICI AL FINE DI POSTICIPARE IL PIU’ A LUNGO POSSIBILE L’INSORGENZA DELLA MALATTIA, COLTIVANDO L’OMEOSTASI, OVVERO LA CAPACITA’ DELL’ORGANISMO DI RESISTERE AGLI URTI DELLA VITA.
Prima che la medicina allopatica prendesse il sopravvento, le persone trovavano il rimedio alle malattie nella Natura. In ogni villaggio c’era un guaritore, un medico o uno sciamano che conosceva le proprietà delle erbe. Ne conosceva gli usi e gli effetti collaterali ed era in grado di usarle e mescolarle sapientemente in modo che la persona potesse tornare nuovamente in salute.
Parte del processo di guarigione era la presa di coscienza dell’ammalato dei motivi che lo avevano portato ad allontanarsi dalla salute. E in qualche modo il villaggio partecipava a questo processo di guarigione consapevole. Da quando la medicina allopatica ha preso il sopravvento, sono cominciati a cambiare anche i concetti di malattia, guarigione e benessere. La tendenza generale è diventata quella di mettere la propria salute nelle mani del medico che, avendo le conoscenze, sa cosa fare per farci guarire. E riponiamo la nostra totale fiducia in un farmaco, annullando la nostra comprensione del perché ci siamo ammalati. Sia chiaro: l’intento di questo articolo non è demonizzare i farmaci o la medicina allopatica. E’ indubbio che la medicina ha fatto grandi passi avanti nel corso della storia e che in alcuni casi i farmaci sono un reale salvavita. Quello su cui vorrei puntare l’attenzione è invece la mancanza della comprensione dei fattori che portano alla malattia: siamo diventati spettatori della nostra salute, non ne siamo più i custodi.
La malattia non arriva per caso, ma ce la costruiamo noi giorno dopo giorno, pezzo per pezzo, ogni volta che diventiamo prede della rabbia, lasciamo che l’ansia ci divori la mente, la tristezza ci invada il cuore, mangiamo alimenti che non ci nutrono, respiriamo aria inquinata, reprimiamo la stanchezza perché l’idea di restare a riposo quando non ci sentiamo bene è inconcepibile.
Cosa c’entra tutto ciò con Bach? C’entra perché Bach riprende la visione di salute e malattia dalla tradizione antica. La sua formazione di medico omeopata lo aveva portato a rendersi conto che la malattia, pur avendo gli stessi sintomi, non è uguale per tutti. Per lui era più importante curare il malato che la malattia. Perché sono le peculiarità del malato a far sì che la malattia si sviluppi in un certo modo piuttosto che in un altro.
Secondo Bach la malattia si sviluppa quando ci allontaniamo da quel sentiero naturale e quando non diamo ascolto alla nostra anima. Siamo noi stessi, in pratica, che le diamo il potere. Perché nel corpo fisico la malattia è il risultato della resistenza della personalità alla guida dell’anima. L’anima ci parla in ogni momento attraverso l’intuizione, gli istinti, gli ideali.
La salute quindi per Bach dipende dall’essere in armonia con la propria anima e dalla piena unione fra anima, mente e corpo.. se non ascoltiamo questa voce non realizziamo gli obiettivi per cui siamo venuti in questo mondo, non portiamo a termine la missione che ci è stata data, si crea un’interferenza, che si manifesta con emozioni e pensieri negativi: rabbia, angoscia, paura, tristezza non sono altro che la conseguenza di un cammino che non è armonico. Queste emozioni, se non trattate e non prese in considerazione, daranno vita alla malattia organica.