Immaginiamo una persona che cominci a fare jogging per motivi di salute, e sa benissimo quello che fa. Corre, si applica coscienziosamente, ma mentre corre continua a respirare gli scarichi delle automobili. È inevitabile, anche se tutti sanno che i gas di scarico non fanno bene alla salute.
Un altro esempio: è risaputo che frutta e verdura fanno bene, perciò ne mangiamo in abbondanza, con la certezza che è tutta salute. Ma in realtà, così facendo, non facciamo altro che introdurre nel nostro corpo delle grandi quantità di sostanze nocive, compresi i prodotti chimici e altre cose per nulla sane.
Queste sono solo due tra le numerose anomalie che ci circondano e danneggiano la nostra esistenza quotidiana. Lo stesso cibo che mangiamo ci fa male, le sostanze chimiche che ingurgitiamo sono dei veri e propri veleni. E così succede che cerchiamo di mantenerci sani e in forma, in piena coscienza e responsabilità, ma il più delle volte tutto ciò che otteniamo è l’esatto opposto. Per eliminare questo tipo di incoerenze è necessario identificare gli aspetti davvero importanti della nostra esistenza, e valorizzarli, tutti insieme.
Abbiamo bisogno di una visione olistica della realtà e di come la nostra salute si rapporti ad essa. Dobbiamo fare in modo che l’aria che respiriamo e l’acqua che beviamo siano pulite, che il suolo che ci nutre sia fertile, che l’ambiente in cui viviamo non sia inquinato. Allo stesso tempo dobbiamo salvaguardare la nostra salute mentale e spirituale, e vivere in un ambiente sano e felice, al lavoro e in famiglia. Ciò va fatto tenendo sempre presente che ciascuno degli aspetti della vita è collegato agli altri, e dagli altri dipende. I fattori più importanti sono quelli che stanno alla base dell’esistenza stessa: l’aria, l’acqua, il suolo, il cibo che mangiamo. Se ne deduce, quindi, che i Microrganismi Effettivi (EM), con ciò che sono in grado di fornire in tutti questi campi applicativi, sono indispensabili anche a un approccio olistico alla cura della malattia.
L’essenza stessa della vita poggia sull’esistenza e sull’attività dei microrganismi, le più piccole fra le creature. Affinché la natura si mantenga integralmente in una condizione di salute, è necessario che nel mondo dei microrganismi prevalga la forza della rigenerazione, quella che fornisce vita e vitalità ad ogni elemento.
Questa energia positiva sostiene e conserva l’integrità e la salute, ed è produttiva, benefica e vitale. In questo senso, l’efficacia della tecnologia EM si manifesta nella sua capacità di favorire dei raccolti eccezionalmente abbondanti e della massima qualità, di qualsiasi prodotto coltivato. E nel fatto che essa è in grado di esercitare sull’ambiente la propria influenza positiva e benefica.
Inoltre, tale efficacia risiede nella sua proprietà di migliorare la qualità del nostro cibo, e ciò è oltremodo determinante, perché quello che mangiamo ha un’influenza diretta sulla nostra salute. Una dieta basata su alimenti prodotti da un terreno trattato con gli EM è in grado di riportare il nostro corpo a una condizione di equilibrio, cioè di salute.
È facile capire se ciò che mangiamo ci fa bene o meno. Basta controllare due cose: per quanto tempo il cibo si conserva e che tipo di odore emette quando comincia a decomporsi. Il cibo che si conserva poco e comincia presto a emettere cattivi odori non ci farà bene; al contrario, il cibo che si conserva ragionevolmente più a lungo e non emana cattivi odori quando comincia a decomporsi, ma ha un odore che sa un po’ di fermentazione, non cattivo, quello è un alimento che farà del bene al nostro fisico.
Usando gli EM, qualsiasi prodotto della terra mantiene la freschezza più a lungo. Altra cosa da notare è che esiste un netto divario tra i prodotti coltivati con gli EM e quelli senza, anche per quanto riguarda il contenuto di valori nutritivi. Alcuni esami condotti su persone che hanno mangiato entrambi i tipi di prodotti hanno in seguito evidenziato una notevole differenza nel livello di batteri presenti nell’intestino. Ciò sta chiaramente a indicare che gli EM sono importanti anche in questa direzione.
Sappiamo quanto sia centrale il ruolo di una dieta sana e bilanciata in un periodo di cura, ma abbiamo mai considerato il fatto che è stato il cibo mangiato in precedenza a causare la malattia? È davvero ora che guardiamo con la dovuta attenzione alla relazione esistente tra il modo in cui viene prodotto il cibo di cui ci nutriamo e le malattie che derivano dal suo consumo.