L’INIZIO DELL’INVERNO CON IL MESE DI DICEMBRE
Come la terra gelata nasconde e custodisce dentro di sé molti piccoli semi vivi, pronti presto a germogliare, così il nostro cervello, protetto dall’esterno dalle ossa dure del cranio, ha all’interno una materia morbida, calda e ricca di vita, ed è proprio questa parte a richiedere ora un surplus di nutrimento. L’inverno ci chiede inoltre di non disperdere inutilmente energie all’esterno ma anzi accrescerle con i giusti nutrimenti fisici ma anche mentali fatti di pause, silenzi, panorami innevati, e tutta l’iconografia natalizia che, per quanto banale, ha in sé un messaggio secolare portatore di saggezza.
Al di là del credo religioso, il Natale rappresenta una tradizione lontana, antichissima e radicata nel nostro DNA. Si tratta di un momento dell’anno in cui davvero può emergere una nuova coscienza e consapevolezza che può determinare in noi cambiamenti importanti, per questo tra gli oggetti da acquistare in questo periodo ci sono sicuramente candele o lampade nuove, a significare l’ingresso di una nuova luce nella nostra vita. E’ questo anche il momento di arricchire la nostra casa con stelle di natale, pungitopo, rami di pino e di agrifoglio con cui creare centri tavola unendovi delle belle mele rosse simbolo di fertilità, saggezza e gioia.
A dicembre ha inizio la stagione più fredda dell’anno con temperature molto rigide che possono mettere a rischio bronchi e articolazioni. L’apparato respiratorio è il più bersagliato: l’aria fredda infatti costringe i capillari delle mucose a contrarsi, rendendo i tessuti più vulnerabili. L’arrivo di una minor quantità di sangue vuol dire meno ossigeno ma anche meno difese e risorse immunitarie, per questo motivo sono così diffuse in questo periodo tracheiti, faringiti, laringiti e bronchiti. Anche ossa e articolazioni attraversano un periodo delicato: i muscoli con il freddo tendono a irrigidirsi bloccando di conseguenza anche le articolazioni; molto diffusi sono quindi il colpo della strega, i torcicolli e le sindromi cervicali.
In questo periodo è bene evitare:
- il consumo di dolciumi natalizi industriali privilegiando un buon panettone artigianale;
- ridurre il consumo di latticini soprattutto freschi e fermentati come le mozzarelle e crescenze;
- fare attenzione a vini frizzanti che possono scatenare gastriti e cefalee;
- eliminare tutti i prodotti che tendono a produrre muco come pomodoro, melanzane e prodotti da forno come grissini, panini e focacce.
Con l’aumentare del freddo occorrono cibi riscaldanti e sostanziosi come la polenta che troviamo sia di mais che di grano saraceno (polenta taragna). Per scaldarci possiamo anche ricorrere all’avena, un cereale ottimo da consumare in inverno sia sotto forma di fiocchi, per la preparazione di un caldo porridge a colazione, che sotto forma di farina. L’avena è un ottimo ricostituente per la stanchezza psicofisica, intellettuale e sessuale di dicembre.
Altri prodotti da magiare indicati nel mese di dicembre sono: i carciofi, il cardo mariano, la verza, le arance e i mandarini.
Poche persone sanno che l’inverno è il momento migliore per consumare le alghe: esse sono una preziosissima fonte di proteine, vitamine, clorofilla e minerali, molto utili per favorire l’eliminazione dal corpo degli inquinanti più temibili come ad esempio i metalli pesanti quali piombo e mercurio e per combattere l’inquinamento radioattivo.. imn genere le alghe rafforzano il sistema immunitario, eliminando gli eccessi di muco interno e rendono il corpo più asciutto e scattante.
Per quanto riguarda, invece le spezie, la più importante per questo periodo è la cannella. L’infuso di cannella al termine dei cenoni festivi aiuta lo stomaco a digerire e alleggerisce il lavoro dell’intestino. In caso di febbre la cannella provoca sudate intense che abbassano in breve tempo la temperatura e sconfigge tutti i dolori tipici dell’influenza.
Hanno infine proprietà diuretiche utili per contrastare i dolori articolari le foglie e le radici di agrifoglio, altro importante simbolo delle feste. Per preparare un decotto di radici basta farne bollire 20 g in un litro di acqua per 10 minuti; se ne bevono quindi due tazze al giorno. L’infuso di foglie di agrifoglio, assieme al miele di tiglio seda inoltre la tosse e combatte l’influenza.
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NOVEMBRE LA FINE DELL’AUTUNNO
A novembre fa finalmente la sua comparsa il freddo con le prime brine mattutine. Tradizionalmente questo mese si apre con la festa di Ognissanti. In questo mese vita e morte più che mai si confondono e, dalla nebbia, dal freddo e dal gelo ha incredibilmente inizio una nuova rinascita. E’ questo il mese che più di altri esprime a fondo il concetto di un’energia imperitura che non muore mai, ma si trasforma continuamente e ciclicamente.
Tra gli alberi scheletrici , terreni spogli e paesaggi nebbiosi, il vecchio ciclo si chiude per cedere il posto al nuovo.
Novembre è il mese che ci fa avvertire il maggior contrasto tra le reali esigenze del nostro organismo e lo stile di vita che conduciamo. Tutte le attività dall’ambito lavorativo a quello familiare, aumentano di intensità e cresce la richiesta di essere funzionali ed efficienti. Per cui, paradossalmente nel periodo più buio e oscuro dell’anno in cui vi sarebbe la necessità di maggiore introspezione e riposo ci troviamo a dover svolgere i carichi maggiori. Ciò scatena nel nostro corpo un attrito responsabile di uno stress debilitante su più piani. Considerando che tutte le nostre energie dipendono essenzialmente dal nostro sistema nervoso, sarà soprattutto il cervello a dover essere sostenuto in questo mese. L’altro organo a rischio sono le tonsille, due sorte di sentinelle poste ai lati dell’arco palatino, molto importanti per la difesa dell’apparato respiratorio; lo stress psicofisico può sottrarre loro quelle energie essenziali per combattere bene tutti gli agenti infettivi. Anche la riduzione drastica delle ore di luce mette a dura prova la nostra psiche, per cui ci si sente smarriti, stanchi, melanconici, senza forze colpiti da improvvisi dolori articolari e muscolari.
A novembre è importante non chiuderci in casa e non piangersi addosso, ma al contrario cercare di dare espressione a tutte le emozioni che in questo mese ci vengono a trovare; non opponiamo resistenza, non giudichiamo i nostri stati d’animo ma cerchiamo di osservarli come spettatori passivi, consapevoli che fanno parte anch’essi del nostro essere nelle stagioni. Combattiamo la pigrizia che ci attanaglia, non indugiamo a letto al mattino e cerchiamo di svegliarci prima delle otto. Almeno una sera a settimana immergiamoci in un bel bagno caldo di sale con aromi di lavanda, massaggiando tutta la pelle del corpo con una spazzola naturale per facilitare il drenaggio, eliminare cellule epiteliali morte e rinnovare il processo di rigenerazione in atto.
Vediamo cosa non mangiare in questo mese.
Gli obiettivi principali per il mese di novembre consistono nell’eliminare le tossine metaboliche purificando l’intestino, nutrire bene il nostro cervello, rafforzare le ossa, muscoli e apparato respiratorio e migliorare in genere tutta la risposta immunitaria in vista dei primi attacchi virali.
Per questo occorre:
- evitare l’assunzione di tutti i cibi che possono creare infiammazioni, affaticare lo stomaco e sovraccaricare il fegato come uova, latticini, dolci, fritture, sughi pasticciati e vino frizzante;
- evitare il consumo di aceto di vino da sostituire con olio e limone;
- evitare l’utilizzo di olio extravergine di oliva di vecchia spremitura i cui principi attivi sono ormai compromessi ; nell’attesa dell’olio novello possiamo utilizzare olio di riso oppure olio di lino;
- evitare l’assunzione di caffè per non sovra eccitare il nostro sistema nervoso già provato, sostituiamolo con il caffè di ghiande, energetico e depurativo.
A novembre bisogna prediligere alimenti come i semi, radici e legumi ricchi di vitamine e minerali che ci aiutano a rafforzare le difese naturali. Anche rape, broccoli, cavolo nero, zucca gialla che tra l’altro è la regina di questo mese perché racchiude in sé tutta l’energia dell’ultimo sole estivo.
Tra i cereali bisogna prediligere il grano saraceno, che in realtà non è un vero e proprio cereale ma un vegetale appartenente alle Poligonaceae. Esso protegge le ossa ed è un ottimo ricostituente da consumare da ora per tutto l’inverno. Molto adatto anche il consumo di farro, di lenticchie. Tra i frutti consumiamo i chachi, le noci.
Fra le spezie abbiamo il peperoncino, tonificante ed energetico: la cui ricchezza di vitamina c rafforza le difese immunitarie, mentre la capsaicina regola la pressione e abbassa i livelli di colesterolo nel sangue. Anche la cannella è una spezia che dobbiamo iniziare a consumare ora e per tutto l’inverno, sia per asciugare gli eccessi di umidità, sia per stimolare la circolazione, eliminare la stanchezza e risvegliare l’eros. Infine è indispensabile in questo periodo il consumo di radice di zenzero che contiene un olio essenziale composto da gingerolo, che oltre a combattere il freddo, stimola la sudorazione, espelle le scorie, rimuove il catarro, contrasta la tosse, migliora la digestione, combatte la nausea ed è un potente antinfiammatorio privo di effetti collaterali. A livello intestinale inoltre favorisce la formazione della flora batterica e inibisce i batteri nocivi; l’ideale è consumarlo sotto forma di decotto, facendo bollire per 10 minuti la sua radice oppure ponendo in infusione un cucchiaio di polvere secca.
Basta seguire i ritmi della natura e mangiare quello che ci offre per poter avere un sano stile di vita!!!!
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E’ ARRIVATO L’AUTUNNO E CON ESSO I PRIMI RAFFREDDAMENTI. SUGGERIMENTI DI PREVENZIONE!
Con ottobre siamo ufficialmente in autunno. Questo mese è un tripudio di colori, sapori e profumi.
Energeticamente siamo già entrati nella stagione dominata dall’elemento Metallo, momento propizio per ripulire dalle scorie il nostro intestino e i nostri polmoni. Questi due organi governano gli scambi energetici, ovvero assorbire nuova energia ne smaltire tutti gli scarti e le sostanze di rifiuto, favorendo il ricambio organico stagionale e attivando il potenziamento delle barriere difensive. Il sapore piccante, caratteristico di questo periodo, si rivela molto utile per asciugare questi organi dagli eccessi di umidità.
Questo è un mese molto delicato anche per il nostro sistema digerente, in particolare per il fegato e il pancreas, una loro alterata funzione può determinare squilibri glicemici e dolori ossei, per questo è importante mantenerli leggeri e tonificati.
Come la terra si prepara ad accogliere i semi, per cui si libera di tutto il vecchio, così il nostro corpo, che segue esattamente lo stesso cammino cosmico, deve liberarsi di tutte le scorie in modo da creare una pulizia cellulare ed extracellulare che possa fare da terreno per la rinascita primaverile.
Uno dei principali obiettivi di questo mese è quello di eliminare le tossine, ridurre il colesterolo cattivo e abbassare il livello degli zuccheri nel sangue per alleggerire il fegato e il pancreas.
A ottobre abbiamo bisogno di cibi disintossicanti e al contempo energetici.
La natura ci offre in questo mese tutto ciò di cui abbaiamo bisogno: ottimi spazzini naturali per i nostri emuntori sono i cachi, i carciofi e l’uva.
Inoltre, alimenti energizzanti come la nocciola e la castagna. Teniamo presente che 100 g di castagne bollite apportano 120 kcal, arrostite 193 kcal, mentre ridotte in farina contengono ben 343 kcal, più o meno come le castagne essiccate.
Ottobre è il mese più indicato per riscoprire i cosiddetti “frutti dimenticati” a cominciare dalla mela cotogna, utilizzata anticamente come antidoto al veleno dei serpenti e oggi apprezzata per le sue proprietà toniche. Non meno importante è la corniola, uno dei migliori frutti selvatici per preparare conserve: il suo succo e decotto è utile in caso di diarrea che di mestruazioni abbondanti. In genere le corniole si cuociono, poi si passa la polpa nello schiacciapatate , infine si ripone la purea sul fuoco basso con 750 g di zucchero ogni chilo di polpa; la cottura non deve protrarsi per troppo tempo.
Uno dei frutti da consumarsi preferibilmente in autunno ed inverno è la mela. Ha la proprietà di proteggere lo stomaco e l’intestino e facilitare la digestione.
Questo è anche tempo di raccolta di pere; è un frutto depurativo e un ottimo lassativo naturale, specie se consumata cotta prima di andare a dormire.
Un frutto dalle straordinarie virtù antiossidanti è invece la melagrana. Se ne dovrebbero consumare due al giorno per tutto ottobre e novembre, come immunostimolante e riequilibrante del sistema ormonale, utile per regolare gli sbalzi di umore tipici della menopausa e rafforzare le ossa. Il succo di melagrana bevuto appena centrifugato aiuta a sgonfiare l’intestino e previene coliti e infiammazioni gastriche.
Come verdure troviamo i cardi, i cavoli, la verza, il radicchio, i ravanelli.
Tra i frutti tipici dell’autunno vi sono poi i funghi. Studi recenti hanno evidenziato come i minerali presenti nei funghi, soprattutto in quelli coltivati come i champignon, favoriscano e rinforzino lo sviluppo del sistema immunitario. Per una vera e propria terapia immunostimolante questi funghi vanno consumati freschi, affettati fini e aggiunti alle insalate.
Tra i cereali consigliati a ottobre, oltre al miglio e riso, è la volta del kamut, un’antica varietà di grano di origine egiziana molto completo dal punto di vista nutrizionale, con un contenuto di proteine, sali minerali, vitamine e grassi insaturi molto più elevato rispetto alle comuni varietà di grano. Il kamut è raccomandato a tutti coloro che vogliono ritrovare energia in tutti i cambi di stagione o dopo malattie debilitanti, nelle diete degli anziani o dopo forti stress.
Come fonti proteiche è bene optare per i legumi, in particolare lenticchie, azuki e fagioli ricchi di proteine; ottimi sostituti della carne.
Per condire i nostri piatti utilizziamo la curcuma, parente stretta dello zenzero, utilizzata da millenni nella medicina ayurvedica per il trattamento di tutte le patologie gastriche, grazie alla presenza di curcumina una sostanza antinfiammatoria e antiossidante.
Al posto dello zucchero è meglio optare per il malto, dolcificante naturale ottenuto aggiungendo orzo germogliato a cereali cotti come riso, mais, orzo e frumento.
Ad ottobre incrementiamo il consumo di miele dalle proprietà energetiche e immunostimolanti. Il miele ha proprietà emollienti utili in caso di mucose infiammate e vanta una blanda azione lassativa e depurativa, permettendo un maggior smaltimento di sostanze tossiche. Le sue proprietà antibatteriche e antibiotiche lo raccomandano poi in tutti i casi di malattie da raffreddamento, mal di gola, tosse e bronchite. Scegliamo in particolare miele di corbezzolo per drenare e depurare e miele di castagno per migliorare la circolazione sanguigna e combattere anemia ed esaurimento psico fisico.
Per rendere le nostre giornate ancora più luminose e vitali, nonostante la riduzione delle luce, possiamo circondarci dell’essenza di cedro, capace di donarci equilibrio e stabilità, aiutandoci a superare i momenti di transizione e instabilità. Quest’essenza ci armonizza con il nuovo ciclo della natura, fa ordine nei pensieri, scaccia paure preoccupazioni e ci aiuta a guardare nel profondo della nostra essenza. Per contrastare infine i primi virus niente di meglio dell’olio di canfora, un ottimo rimedio per le prime infreddature dell’autunno come raffreddori, tracheiti, tosse nonché per tutti quei fastidiosi doloretti muscolari e reumatici che ci affliggono alle prime umidità e ai primi freddi.
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L’INIZIO DELL’AUTUNNO CON IL MESE DI SETTEMBRE
In autunno tutta la natura si alleggerisce, gli alberi cominciano a privarsi delle foglie, l’acqua si fa più intensa l’energia della terra è volta a liberarsi del vecchio per poter usufruire al massimo del nutrimento che l’accompagnerà poi per tutta la fredda stagione invernale. Si tratta dunque di un periodo di importante transizione, uno dei mesi più delicati dell’anno in cui il nostro organismo vive un cambiamento psicofisico radicale.
Come il succo d’uva rinchiuso nel buio dei tini dà vita ad una delle più amate trasformazioni, anche dentro di noi qualcosa si trasforma: le esperienze accumulate durante la bella stagione maturano in noi, è il momento dei bilanci, dei cambiamenti, della crescita interiore che spesso coincide proprio con i nuovi progetti di lavoro, nuovi studi, nuove attività sportive o ricreative.
Le stagioni sono quattro, ma gli elementi, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, sono cinque: aria, acqua, terra, fuoco e metallo. Al primo periodo autunnale è associato l’elemento Terra. Una caratteristica peculiare di questo elemento è la stabilità dell’energia, il terreno solido su cui camminiamo, quello pronto per essere nuovamente arato e seminato. Questo è il periodo in cui tutto sembra fermo e immobile.
All’elemento Terra è associato il sapore dolce e non è un caso che proprio adesso siano presenti alcuni dei frutti più dolci dell’anno come cachi, fichi e uva. Oltre che nella frutta il sapore dolce è da ricercare nei vegetali come la zucca e nei cereali come il miglio e riso. Le verdure più caratteristiche della fase Terra sono quelle tondeggianti come ad esempio melanzane e zucche . A livello organico l’elemento Terra è associato a milza, pancreas e stomaco. Attenzione, però : il sapore dolce tonifica questi organi, ma un eccesso di sostanza zuccherina può indebolirli e sbilanciare il metabolismo degli zuccheri.
Dal punto di vista psicofisico se l’elemento Terra è in buon equilibrio, saremo saggi, previdenti e fiduciosi, in caso di squilibrio nutriremo un senso di insicurezza e ci lamenteremo con facilità.
Spesso il rientro dalle vacanze coincide per molti italiani con almeno un paio di chili di troppo. Settembre è il momento giusto per disintossicarci preparando il “terreno” per un inverno in tutta salute ed energia. Una delle operazioni più importanti da compiere in questo periodo è cercare di prosciugare il corpo dall’eccesso di liquidi e scorie con una buona alimentazione ed un wash intestinale così da rinforzare anche il sistema immunitario in previsione della stagione fredda.
Tra i cereali privilegiamo il riso da consumare preferibilmente integrale o semi integrale in quanto molto più ricco di fibre e nutrienti. Questo cereale è una fonte indispensabile di magnesio, fosforo, selenio, manganese e vitamine del gruppo B. In medicina cinese il riso è considerato un tonico dei meridiani milza e stomaco e tra tutti i cereali è quello che nutre maggiormente la parte spirituale dell’uomo e che predispone alla meditazione e all’introspezione.
Anche il miglio è indispensabile in questo; è ricco di vitamine, ferro, fosforo e silicio. Contiene il 15% di proteine ed è ricco di lisina, un aminoacido essenziale molto prezioso. Tra tutti è l’unico cereale alcalino che neutralizza l’acidità di stomaco e pancreas. Chi soffre di cali di memoria e in generale tutti gli studenti da subito impegnati nella ripresa scolastica possono trovare beneficio nel consumo di miglio, soprattutto grazie all’alta presenza di lecitina e fosforo. Insomma il miglio è un ottimo ricostituente settembrino.
Tra i vegetali è invece tempo di barbabietole da zucchero ricostituenti del sistema nervoso: esse abbassano la pressione sanguigna, tonificano la circolazione e, grazie alla presenza di betaina e triptofano, combattono la depressione. L’ideale è berne il succo appena centrifugato unito ad un po’ di succo di limone.
Per proteggere e rafforzare le mucose delle vie respiratorie sono molto indicati i ravanelli, mentre le cipolle ricche di calcio sono ottime per rimineralizzare le ossa.
Come fonte proteica possiamo, invece, scegliere i ceci ricchi di acido folico e fosforo, vitamina A e C, fibre alimentari, calcio e ferro e carboidrati complessi, che donano energia senza appesantire, fluidificano i succhi gastrici, abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e favoriscono l’eliminazione degli acidi urici.
Per depurare a fondo i reni possiamo consumare invece i fagioli azuki una varietà particolare di soia molto apprezzata nella cucina giapponese e macrobiotica; essi combattono stress e affaticamento mentale e fisico e sono degli ottimi ricostituenti naturali.
Per dare sapore ai cibi possiamo invece ricorrere al cumino, una delle erbe officinali più antiche del mondo, dall’aspetto simile al prezzemolo e al finocchio.
Ma è l’uva la regina incontrastata di settembre, un frutto che condensa in sé virtù sia depurative che rigeneranti e ricostituenti. I chicchi d’uva contengono zuccheri di facile assimilazione e vitamine, oltre ai preziosi sali minerali come potassio, sodio, silicio, fosforo, iodio, manganese, magnesio, calcio e ferro.
I Sali e le vitamine contenuti nell’uva aiutano la digestione, facilitano la secrezione dei succhi digestivi, stimolano l’attività del pancreas e la produzione di bile. L’uva come alimento nutritivo ha un effetto rinfrescante per lo stomaco e lassativo per l’intestino, oltre al fatto che scioglie il muco e depura il sangue.
Con le foglie di vite rossa si può fare un infuso e berne due volte al giorno lontano dai pasti; basta mettere in infusione per 6/7 minuti un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua: è un eccellente diuretico utile per liberarci dai ristagni linfatici.
BUON SETTEMBRE A TUTTI!!!!!!
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LA FINE DELL’ESTATE CON IL MESE DI AGOSTO. SPEZIE, OLI ED ERBE DA UTILIZZARE
Ad agosto la pelle appare disidratata, ipotonica e asfittica, con la possibile presenza di macchie cutanee e resti difformi di abbronzatura.
Oltre a curare l’alimentazione, ricorriamo a peeling dolci naturali.
Al termine di una calda giornata d’agosto niente di meglio che tonificare mente e corpo con un bel bagno alla menta e rosmarino. Per prepararlo basta far bollire per 10 minuti in un litro d’acqua una manciata di menta fresca con un rametto di rosmarino e una manciata di melissa, si aggiunge quindi l’infuso filtrato all’acqua del bagno serale. In mancanza di queste erbe fresche potete utilizzare gli oli essenziali.
In caso di scottature ed eritemi solari bisogna intervenire con gel di aloe vera e crema di calendula.
Per preparare la pelle all’abbronzatura possiamo ricorrere all’olio di avocado ricco di tirosina, un aminoacido indispensabile per la sintesi della melatonina. Si può preparare un ottimo olio mescolando 100 ml di olio di avocado con 10 gocce di olio essenziale di carota e iniziare il trattamento su tutto il corpo due settimane prima della partenza per le vacanze o prima dell’esposizione al sole.
Le persone con la pelle olivastra possono preservare l’idratazione e la morbidezza della pelle cospargendola, prima di esporsi al sole, con l’olio di cocco che possiamo emulsionare sempre con qualche goccia di olio essenziale alla carota..
Chi vuole incrementare l’abbronzatura e prolungarla (sempre esponendosi con criterio e non nelle ore più calde) può ricorrere all’ oleolito alla carota, ottenuto dalla macerazione di carote in olio vegetale.
Inoltre, non dovrebbero mai mancare l‘olio di jojoba e il burro di karitè: iol primo è adatto a tutti i tipi di pelle, ha un elevato potere emolliente ed è raccomandato per prevenire e curare tutti i tipi di arrossamenti e screpolature. Il secondo, ricco di acidi grassi e pro vitaminici ha proprietà riparatrici, nutrienti, idratanti e antinfiammatorie ; applicato prima dell’esposizione al sole crea un filtro idrolipidico che difende la pelle dai danni provocati da tutti gli agenti atmosferici, oltre ad essere uno schermo naturale contro i raggi ultravioletti.
Per combattere l’insonnia ad agosto dovuta dal caldo umido possiamo ricorrere all’escolzia, una pianta delle Papaveracee dal colore giallo arancio di cui si usa sia la sommità fiorita che le radice. Questa pianta si può associare con altre piante sedative come la melissa, passiflora e il biancospino. Un ottimo utilizzo è sotto forma di infuso da bere prima di andare a dormire.
L’erba simbolo di questo mese è l’Hypericum perforatum, comunemente conosciuto come erba di San Giovanni. Questa pianta cresce dal mare alle Alpi e fiorisce per tutta l’estate. Con i suoi fiori si prepara il rinomato oleolito di iperico dalle proprietà lenitive, cicatrizzanti e rigeneranti della pelle, un ottimo rimedio a fine estate per rigenerare la pelle disidratata e asfittica.
Inoltre ad agosto ci vengono in soccorso le essenze del bosco per portarci vitalità e refrigerio. Per questo possiamo utilizzare l’olio essenziale di pino mugo, una conifera nota soprattutto per le sue proprietà curative del sistema nervoso. L’ideale è diluire qualche goccia in un olio vettore e massaggiare la sera le gambe dal basso verso l’alto. Un altro olio che non deve mai mancare è la melaleuca detto anche tea tree: per le sue proprietà antisettiche e battericide può essere utilizzato fuori casa e in viaggio per igienizzare velocemente.
Agosto è anche il momento di raccogliere piante aromatiche officinali come basilico, origano e santoreggia e ancora: semi di angelica dalle proprietà digestive con cui preparare infusi per combattere la fraudolenza; frutti di anice per contrastare l’acidità di stomaco; frutti di coriandolo per digestioni difficili associate a mal di testa.
A ben vedere sembra che la natura in questo mese ci voglia mettere a disposizione rimedi che possano aiutarci a digerire meglio. E non è un caso che secondo la medicina ayurvedica il nostro sole, il nostro fuoco organico abbia sede proprio nel plesso solare, ovvero nella zona del nostro addome, deputato a digerire i fatti della vita ma anche a realizzare la nostra vera essenza!!!!
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LA FINE DELL’ESTATE CON IL MESE DI AGOSTO. COME COMPORTARSI E COSA MANGIARE
Il mese di agosto è un mese delicato perché ci troviamo nell’ultima parte dell’estate, che per molti coincide con un cambiamento radicale del ritmo di vita, soprattutto ritornare al solito ritmo di vita dopo le vacanze. A ciò si aggiungono gli sbalzi climatici che, specie dalla seconda metà del mese, possono cominciare già a registrarsi a causa di impetuosi temporali.
Tutto ciò può portare a disturbi del sonno, stanchezza e generale senso di debolezza. Sonnellini dopo pranzo e lunghe soste sulla spiaggia possono alterare il delicato equilibrio metabolico. L’organo più colpito è l’epifisi responsabile del meccanismo sonno-veglia.
L’altro apparato che soffre in questo mese è quello circolatorio. Come la terra soffre la siccità, così anche il nostro corpo surriscaldato rende il sangue più vischioso e tutta la circolazione tende a rallentare con conseguente affaticamento di arterie, vene e capillari. Gonfiori, formicolii e crampi sono i sintomi che segnalano un ristagno circolatorio e linfatico agli arti inferiori.
Anche un’eccessiva esposizione al sole, oltre a predisporci all’attacco dei radicali liberi, può compromettere la circolazione. Il caldo infatti dilata le arterie facendo aumentare il flusso del sangue agli arti inferiori e ai piedi, e questa maggiore quantità di sangue deve poi tornare al cuore sottoponendo le vene ad un eccesso di lavoro.
Quindi, se arriviamo ad agosto stanchi, poco concentrati, con cali di memoria, capelli indeboliti, pelle asfittica è quanto mai opportuno correre subito ai ripari con un bel drenaggio del sangue. Il mezzo migliore si rivela naturalmente l’acqua, assieme a frutta e verdura fresche ricche di acqua e antiossidanti come kiwi, limoni, cetrioli, meloni, pesche e uva.
Anche la linfa deve essere efficacemente disintossicata per meglio trasportare le varie sostanze nutritive.
Depurare sangue e linfa ad agosto vuol dire lavorare in anticipo sul rafforzamento del sistema immunitario; la linfa è infatti il forziere dei nostri globuli bianchi, vere e proprie sentinelle contro l’attacco di virus e batteri.
Anche il nostro stomaco può arrivare in questo mese sfiancato da un’alimentazione non proprio salutare. Per tonificare, quindi, la mucosa gastrica è ottimo il centrifugato o infuso di ortica.
In caso di bronchiti con ristagno di muco possiamo ricorrere all’erisimo dal potente effetto antinfiammatorio oltre ad essere un ottimo rimedio in presenza di scottature solari e dermatiti nei bambini.
COSA MANGIARE
Gli alimenti più adatti da mangiare nel mese di agosto per nutrire il nostro corpo e la nostra mente sono le verdure verdi ricche di clorofilla come lattuga, sedano, cicoria selvatica, tarassaco, indivia, cetrioli e zucchine e quelle arancioni ricche di betacaroteni: insieme contribuiscono a mantenere integra la cellula e a riparare eventuali danni del DNA dovuti a una esposizione indiscriminata al sole. Eccellenti anche i fiori di zucca, fonti naturali di caroteni, vitamina B2 e ferro che rigenerano e proteggono il derma. Oltre ai pomodori, ogni tanto possiamo consumare anche i peperoni: la loro ricchezza di sali minerali, soprattutto potassio e vitamina C, li rende un alimento antifatica. Ottimi anche i fagiolini verdi, un ortaggio dagli effetti ricostituenti, rimineralizzanti ed energetici, utili per combattere i cali fisici nei mesi estivi. Anche l’aglio non deve mancare nei mesi estivi perché è molto depurativo.
Tra la frutta privilegiamo quelle di colore rosso, quindi, anguria, lamponi, fico d’india, susine, cocomero.
Agosto è anche un mese per consumare frutti esotici come il mango; un etto contiene circa 300 mcg di betacarotene, molto più del melone e del cachi. Inoltre, è ricco di sali minerali, potassio, zolfo, calcio, magnesio, fibre e glucidi, è molto digeribile e ha proprietà lassative e diuretiche. Le uniche controindicazioni riguardano i soggetti affetti da diabete o disfunzioni renali, poiché il mango è molto ricco di zuccheri. Il mango insieme alla mela e al kiwi, riattiva l’intestino e può costituire un’ottima merenda salutare.
Possiamo inoltre consumare la papaya, antiossidante e disintossicante; l’ananas ricco di bromelina che facilita la digestione, sgonfia l’addome e rende la pelle più luminosa; il cocco ricco di vitamine B,E,C Sali minerali e flavonoidi che rendono elastiche le pareti dei capillari.
Tra i cereali possiamo optare per la segale, molto ricca di sodio, potassio, iodio e fosforo.
Fra i pesci sono consigliati: il merluzzo, l’orata, il polpo, lo sgombro e le sardine.
Nel prossimo articolo vi parlerò delle erbe e delle spezie da utilizzare in questo mese!
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