L’INIZIO DELL’INVERNO CON IL MESE DI DICEMBRE
Come la terra gelata nasconde e custodisce dentro di sé molti piccoli semi vivi, pronti presto a germogliare, così il nostro cervello, protetto dall’esterno dalle ossa dure del cranio, ha all’interno una materia morbida, calda e ricca di vita, ed è proprio questa parte a richiedere ora un surplus di nutrimento. L’inverno ci chiede inoltre di non disperdere inutilmente energie all’esterno ma anzi accrescerle con i giusti nutrimenti fisici ma anche mentali fatti di pause, silenzi, panorami innevati, e tutta l’iconografia natalizia che, per quanto banale, ha in sé un messaggio secolare portatore di saggezza.
Al di là del credo religioso, il Natale rappresenta una tradizione lontana, antichissima e radicata nel nostro DNA. Si tratta di un momento dell’anno in cui davvero può emergere una nuova coscienza e consapevolezza che può determinare in noi cambiamenti importanti, per questo tra gli oggetti da acquistare in questo periodo ci sono sicuramente candele o lampade nuove, a significare l’ingresso di una nuova luce nella nostra vita. E’ questo anche il momento di arricchire la nostra casa con stelle di natale, pungitopo, rami di pino e di agrifoglio con cui creare centri tavola unendovi delle belle mele rosse simbolo di fertilità, saggezza e gioia.
A dicembre ha inizio la stagione più fredda dell’anno con temperature molto rigide che possono mettere a rischio bronchi e articolazioni. L’apparato respiratorio è il più bersagliato: l’aria fredda infatti costringe i capillari delle mucose a contrarsi, rendendo i tessuti più vulnerabili. L’arrivo di una minor quantità di sangue vuol dire meno ossigeno ma anche meno difese e risorse immunitarie, per questo motivo sono così diffuse in questo periodo tracheiti, faringiti, laringiti e bronchiti. Anche ossa e articolazioni attraversano un periodo delicato: i muscoli con il freddo tendono a irrigidirsi bloccando di conseguenza anche le articolazioni; molto diffusi sono quindi il colpo della strega, i torcicolli e le sindromi cervicali.
In questo periodo è bene evitare:
- il consumo di dolciumi natalizi industriali privilegiando un buon panettone artigianale;
- ridurre il consumo di latticini soprattutto freschi e fermentati come le mozzarelle e crescenze;
- fare attenzione a vini frizzanti che possono scatenare gastriti e cefalee;
- eliminare tutti i prodotti che tendono a produrre muco come pomodoro, melanzane e prodotti da forno come grissini, panini e focacce.
Con l’aumentare del freddo occorrono cibi riscaldanti e sostanziosi come la polenta che troviamo sia di mais che di grano saraceno (polenta taragna). Per scaldarci possiamo anche ricorrere all’avena, un cereale ottimo da consumare in inverno sia sotto forma di fiocchi, per la preparazione di un caldo porridge a colazione, che sotto forma di farina. L’avena è un ottimo ricostituente per la stanchezza psicofisica, intellettuale e sessuale di dicembre.
Altri prodotti da magiare indicati nel mese di dicembre sono: i carciofi, il cardo mariano, la verza, le arance e i mandarini.
Poche persone sanno che l’inverno è il momento migliore per consumare le alghe: esse sono una preziosissima fonte di proteine, vitamine, clorofilla e minerali, molto utili per favorire l’eliminazione dal corpo degli inquinanti più temibili come ad esempio i metalli pesanti quali piombo e mercurio e per combattere l’inquinamento radioattivo.. imn genere le alghe rafforzano il sistema immunitario, eliminando gli eccessi di muco interno e rendono il corpo più asciutto e scattante.
Per quanto riguarda, invece le spezie, la più importante per questo periodo è la cannella. L’infuso di cannella al termine dei cenoni festivi aiuta lo stomaco a digerire e alleggerisce il lavoro dell’intestino. In caso di febbre la cannella provoca sudate intense che abbassano in breve tempo la temperatura e sconfigge tutti i dolori tipici dell’influenza.
Hanno infine proprietà diuretiche utili per contrastare i dolori articolari le foglie e le radici di agrifoglio, altro importante simbolo delle feste. Per preparare un decotto di radici basta farne bollire 20 g in un litro di acqua per 10 minuti; se ne bevono quindi due tazze al giorno. L’infuso di foglie di agrifoglio, assieme al miele di tiglio seda inoltre la tosse e combatte l’influenza.
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L’INTESTINO E LE ERBE CHE LO RIPULISCONO
E’ essenziale avere un intestino in buone condizioni per assicurarsi salute e longevità. Ciò significa che dobbiamo aiutarlo a funzionare bene e a disintossicarsi dal naturale accumulo di tossine che in esso si deposita.
I segni più evidenti che ci dicono che il nostro intestino è in difficoltà a causa di eccesso di tossine sono: stitichezza, diarrea, colon irritabile o colite, gonfiore addominale.
Altri possibili indizi, che possono però, in apparenza sembrare non collegabili, sono: problemi di pelle, capelli e unghie fragili, stanchezza, raffreddori, bronchiti frequenti, allergie, cistiti, ecc….
Il mio consiglio è quello di agire subito con un lavaggio intestinale, che consiste nel prendere dei probiotici per rigenerare la microflora e regolarizzare la peristalsi. Inoltre, i probiotici servono a migliorare la qualità della pelle e contrastano allergie e intolleranze alimentari.
I problemi intestinali indicano spesso persone sensibili e introverse, che controllano i prorpi sentimenti e stati d’animo.
Le erbe che drenano l’intestino sono:
- IL FICO: è una delle piante più efficaci nel ristabilire l’equilibrio della flora intestinale, purché venga utilizzato sotto forma di macerato glicerico.
- IL LINO: i suoi semi sono ottimi per la cura delle infiammazioni delle mucose intestinali e per regolarizzare la peristalsi.
- LA MALVA: è un valido regolatore intestinale adatto per bambini e anziani, importante per l’attività di protezione della mucosa intestinale infiammata. E’ indicata anche in caso di coliti con stipsi e diarrea alternate.
- IL MIRTILLO: ha proprietà antinfiammatorie e riequilibranti della microflora intestinale. E’ utile anche per i vermi intestinali dei bambini. Indicato anche in caso di cistite causata da colon irritabile.
Vediamo adesso una tisana disintossicante per ripulire l’intestino.
Per una tazza di tisana occorre:
- 15 g di foglie di MALVA
- 10 g di foglie di MIRTILLO
- 10 g di semi di LINO
- 30 gocce di macerato glicerico di FICO.
Mettere un cucchiaio del mix di erbe in una teiera, versare sopra 200 ml di acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti. Quindi filtrare e aggiungere le 30 gocce di macerato glicerico di fico e addolcire a piacere. Bere 2-3 tazze di questa tisana durante il giorno e lontano dai pasti.
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IL CERVELLO E LE ERBE CHE LO RIGENERANO
Come l’intestino estrae dagli alimenti i nutrimenti che poi costruiscono i nostri organi e tessuti, così il cervello estrae dalla realtà, da ciò che vediamo, sentiamo, percepiamo, l’essenza, la filtra e la rende cosciente, portandola a consapevolezza. Attraverso il sistema nervoso e gli impulsi che partono dai neuroni, questa essenza viene portata a tutte le nostre cellule, come una forma di nutrimento “sottile”.
Uno stile di vita improprio è all’origine del progressivo impoverimento di sostanze preziose per proteggere il cervello e dell’ aumento costante di tossine che bloccano la creatività, la plasticità di questo organo. Da qui l’importanza di un’azione depurativa che liberi il cervello dalle scorie d’ogni genere che lo danneggiano.
Tra i primi segni di cervello intossicato troviamo la memoria debole, la mancanza di concentrazione, la scarsa lucidità mentale, l’irritabilità e il malumore in genere. Anche l’ansia e la depressione possono avere alla loro base un eccesso di tossine celebrali.
I pensieri da evitare perché producono tossine sono:
· Quelli legati agli amori finiti perché non lasciano che il cervello si rigeneri.
· Quelli legati alla paura di ammalarsi perché frenano l’energia vitale.
· I pensieri ricorrenti perché aumentano le scorie.
Vediamo quali sono le erbe che rigenerano il cervello.
– GINKGO i suoi estratti migliorano la memoria, la concentrazione e la lucidità mentale; la sua azione è dovuta al fatto che, migliorando la circolazione sanguigna, aumenta il flusso di sangue al cervello.
– PASSIFLORA è una pianta che svolge un’ azione sedativa sul sistema nervoso centrale, favorendo l’ eliminazione delle tossine provocate da ansia e insonnia, che tratta in modo efficace.
– SALVIA SPAGNOLA i semi sono tonificanti del cervello e del sistema nervoso, contengono anche mucillagini benefiche per l’ intestino, utili contro la colite. E’ usata anche come antidolorifico.
– IPERICO le sue sommità fiorite sono utili in caso di depressione e per ripulire il cervello dalle tossine provocate dal malumore. E’ anche un efficace antivirale.
E’ importante sapere che queste erbe vanno utilizzate singolarmente
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I POLMONI E LE ERBE IN LORO AIUTO
Quando nasciamo, il primo respiro sancisce l’ entrata del mondo: fin da subito, dunque, polmone e respiro sono sinonimo di vita. Il respiro esprime anche la libertà del nostro essere: poter respirare a pieni polmoni indica che godiamo di uno spazio vitale adeguato alle nostre esigenze.
La salute dei nostri polmoni è messa a dura prova dai tanti agenti inquinanti esterni, ma anche dal nostro stile di vita: alimentazione errata e fumo sono tra i primi responsabili dei loro problemi. La maggior parte di noi, però, trascura l’ importanza del sistema respiratorio e sottovaluta quell’insieme di piccoli disturbi che possono diventare cronici e dare poi origine a malattie. Per non parlare delle allergie che provocano muco, accessi di tosse fino ad arrivare all’asma. Ecco perché è importante mantenere i polmoni il più possibile pulite.
Drena i polmoni anche quando noti i seguenti sintomi: stanchezza, bronchiti frequenti, raucedine, stati allergici che si manifestano con sintomi respiratori, ma anche psioriasi ed eczemi.
Durante i giorni della depurazione mangia i broccoli che contengono sulforano, un antiossidante con azione protettiva nei confronti dei polmoni. Durante il periodo di drenaggio dell ’organismo, ti consiglio di mangiarne una porzione di almeno 250 gr tutti i giorni cuocendoli brevemente al vapore oppure centrifugandoli e bevendone il succo.
Vediamo quali sono le erbe che drenano i polmoni:
– TIMO è una delle piante più efficaci nella protezione dei polmoni. E’ una pianta fluidificante del catarro e antisettica delle vie respiratorie, adatta in caso di faringite, tosse, laringiti, e catarro bronchiali. E’ utile soprattutto quando serve un’efficace azione antibatterica e sedativa della tosse.
– EUCALIPTO è una delle piante più efficaci che si conoscano contro le malattie bronchiali e polmonari; con la sua azione antisettica e balsamica, facilita l’espulsione del muco e calma la tosse.
– LAVANDA i suoi fiori, grazie all’ olio essenziale che contengono, sono utili per liberare i polmoni e i bronchi da germi e altre sostanze di scarto assorbite durante la respirazione, evitando anche la formazione di catarro.
– MENTA i principi attivi delle foglie disinfiammano le vie respiratorie e le difendono dalle sostanze inquinanti tipiche delle città.
Vediamo come utilizzare le erbe per i nostri polmoni.
Si può fare una tisana così composta:
· 15 gr di foglie di eucalipto
· 5 gr di foglie di timo
· 10 gr di fiori di lavanda
· 10 gr di foglie di menta.
Mettere un cucchiaio di questo mix di erbe in una teiera, versare sopra 200 ml di acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti. Quindi filtrare e addolcire a piacere con un cucchiaino di miele; tuttavia se si assume la tisana senza aggiunta di nulla sarà più efficace.. bere 2/3 tazze di questa tisana durante il giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Al posto della tisana si può scegliere di assumere i principi attivi di una sola pianta, dopo aver individuato quella più adatta.
Le preparazioni che si trovano in commercio sono:
– Estratto analcolico concentrato
– Tintura madre
– Compresse
– Oli essenziali.
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NOVEMBRE LA FINE DELL’AUTUNNO
A novembre fa finalmente la sua comparsa il freddo con le prime brine mattutine. Tradizionalmente questo mese si apre con la festa di Ognissanti. In questo mese vita e morte più che mai si confondono e, dalla nebbia, dal freddo e dal gelo ha incredibilmente inizio una nuova rinascita. E’ questo il mese che più di altri esprime a fondo il concetto di un’energia imperitura che non muore mai, ma si trasforma continuamente e ciclicamente.
Tra gli alberi scheletrici , terreni spogli e paesaggi nebbiosi, il vecchio ciclo si chiude per cedere il posto al nuovo.
Novembre è il mese che ci fa avvertire il maggior contrasto tra le reali esigenze del nostro organismo e lo stile di vita che conduciamo. Tutte le attività dall’ambito lavorativo a quello familiare, aumentano di intensità e cresce la richiesta di essere funzionali ed efficienti. Per cui, paradossalmente nel periodo più buio e oscuro dell’anno in cui vi sarebbe la necessità di maggiore introspezione e riposo ci troviamo a dover svolgere i carichi maggiori. Ciò scatena nel nostro corpo un attrito responsabile di uno stress debilitante su più piani. Considerando che tutte le nostre energie dipendono essenzialmente dal nostro sistema nervoso, sarà soprattutto il cervello a dover essere sostenuto in questo mese. L’altro organo a rischio sono le tonsille, due sorte di sentinelle poste ai lati dell’arco palatino, molto importanti per la difesa dell’apparato respiratorio; lo stress psicofisico può sottrarre loro quelle energie essenziali per combattere bene tutti gli agenti infettivi. Anche la riduzione drastica delle ore di luce mette a dura prova la nostra psiche, per cui ci si sente smarriti, stanchi, melanconici, senza forze colpiti da improvvisi dolori articolari e muscolari.
A novembre è importante non chiuderci in casa e non piangersi addosso, ma al contrario cercare di dare espressione a tutte le emozioni che in questo mese ci vengono a trovare; non opponiamo resistenza, non giudichiamo i nostri stati d’animo ma cerchiamo di osservarli come spettatori passivi, consapevoli che fanno parte anch’essi del nostro essere nelle stagioni. Combattiamo la pigrizia che ci attanaglia, non indugiamo a letto al mattino e cerchiamo di svegliarci prima delle otto. Almeno una sera a settimana immergiamoci in un bel bagno caldo di sale con aromi di lavanda, massaggiando tutta la pelle del corpo con una spazzola naturale per facilitare il drenaggio, eliminare cellule epiteliali morte e rinnovare il processo di rigenerazione in atto.
Vediamo cosa non mangiare in questo mese.
Gli obiettivi principali per il mese di novembre consistono nell’eliminare le tossine metaboliche purificando l’intestino, nutrire bene il nostro cervello, rafforzare le ossa, muscoli e apparato respiratorio e migliorare in genere tutta la risposta immunitaria in vista dei primi attacchi virali.
Per questo occorre:
- evitare l’assunzione di tutti i cibi che possono creare infiammazioni, affaticare lo stomaco e sovraccaricare il fegato come uova, latticini, dolci, fritture, sughi pasticciati e vino frizzante;
- evitare il consumo di aceto di vino da sostituire con olio e limone;
- evitare l’utilizzo di olio extravergine di oliva di vecchia spremitura i cui principi attivi sono ormai compromessi ; nell’attesa dell’olio novello possiamo utilizzare olio di riso oppure olio di lino;
- evitare l’assunzione di caffè per non sovra eccitare il nostro sistema nervoso già provato, sostituiamolo con il caffè di ghiande, energetico e depurativo.
A novembre bisogna prediligere alimenti come i semi, radici e legumi ricchi di vitamine e minerali che ci aiutano a rafforzare le difese naturali. Anche rape, broccoli, cavolo nero, zucca gialla che tra l’altro è la regina di questo mese perché racchiude in sé tutta l’energia dell’ultimo sole estivo.
Tra i cereali bisogna prediligere il grano saraceno, che in realtà non è un vero e proprio cereale ma un vegetale appartenente alle Poligonaceae. Esso protegge le ossa ed è un ottimo ricostituente da consumare da ora per tutto l’inverno. Molto adatto anche il consumo di farro, di lenticchie. Tra i frutti consumiamo i chachi, le noci.
Fra le spezie abbiamo il peperoncino, tonificante ed energetico: la cui ricchezza di vitamina c rafforza le difese immunitarie, mentre la capsaicina regola la pressione e abbassa i livelli di colesterolo nel sangue. Anche la cannella è una spezia che dobbiamo iniziare a consumare ora e per tutto l’inverno, sia per asciugare gli eccessi di umidità, sia per stimolare la circolazione, eliminare la stanchezza e risvegliare l’eros. Infine è indispensabile in questo periodo il consumo di radice di zenzero che contiene un olio essenziale composto da gingerolo, che oltre a combattere il freddo, stimola la sudorazione, espelle le scorie, rimuove il catarro, contrasta la tosse, migliora la digestione, combatte la nausea ed è un potente antinfiammatorio privo di effetti collaterali. A livello intestinale inoltre favorisce la formazione della flora batterica e inibisce i batteri nocivi; l’ideale è consumarlo sotto forma di decotto, facendo bollire per 10 minuti la sua radice oppure ponendo in infusione un cucchiaio di polvere secca.
Basta seguire i ritmi della natura e mangiare quello che ci offre per poter avere un sano stile di vita!!!!
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LA SHUNGITE, UN POTENTE MINERALE!
Voglio parlarvi di questo meraviglioso, ma soprattutto potente minerale. Diverso tempo fa incuriosita, ho deciso di acquistarlo. Ebbene, questo oggetto è diventato il mio compagno di viaggio. Ma vediamo che cos’è la Shungite.
Sull’origine della Shungite esistono principalmente due ipotesi fatte dai ricercatori: la prima è che essa sarebbe un complesso di diversi organismi planctonici fossilizzati, mentre la seconda ipotesi è che arriverebbe da un meteorite proveniente da una stella morta. Qualunque sia l’ipotesi più attendibile una cosa certa è che questo minerale è vecchio all’incirca 2 miliardi di anni. Non esiste ad oggi un minerale avente una composizione equivalente a quella della Shungite il che la rende unica.
Esistono più tipi di Shungite a seconda della diversa concentrazione di carbonio e di silicati presenti e precisamente:
Shungite di tipo 1;
Shungite di tipo 2
Shungite di tipo 3 e 4.
Io personalmente ho acquistato la Shungite di tipo 1 anche se è un po’ più costosa delle altre, ma va benissimo anche la Shungite di tipo 2.
La nostra vita sociale nel quotidiano non ci permette di essere sempre perfettamente in armonia con il nostro essere interiore. Anche quando percorriamo un cammino di evoluzione di coscienza e il nostro livello è elevato, può accadere talvolta che l’ambiente nel quale evolviamo ci crei disturbo a diversi livelli e precisamente:
• a livello fisico
• a livello mentale o psichico
• a livello puramente spirituale
Anche se è vero che possiamo fare a meno dei mezzi materiali per ritrovare il nostro equilibrio olistico, però la Shungite potrebbe facilitarci moltissimo il compito. In realtà, il fatto di portarla addosso ci aiuta immediatamente a ritrovare la bussola in diversi ambiti.
Ha due capacità fondamentali, riesce ad armonizzare e regolare il campo energetico dell’organismo e soprattutto a normalizzare i processi nervosi, aiutando a superare i momenti di intenso stress psico-fisico. Sfruttare queste proprietà è facilissimo: basta portare su di sé un pezzo di Shungite, anche semplicemente in una tasca: non c’è nient’altro da fare! Infatti la pietra si attiva automaticamente soltanto quando se ne presenta la necessità. Bastano soli 15-20 giorni per innescare modifiche nell’organismo normalizzando l’equilibrio energetico. Un effetto collaterale, che vi confermo perché l’ho sperimentato personalmente, deriva dall’indossare la Shungite quando si va a dormire, perché le iper-energie che si accumulano potrebbero interferire con il normale ritmo sonno-veglia rendendo difficile addormentarsi; per ovviare a questo inconveniente basterà semplicemente non indossare la Shungite di notte ma toglierla una mezz’ora prima di andare a letto.
L’unica eccezione è durante le meditazioni, perché in questo caso l’eventuale sonnolenza che viene a crearsi non sarà disturbata dagli effetti della Shungite, inoltre ci aiuta a far tacere il chiacchierio mentale; interviene infatti sulle nostre onde cerebrali, a seconda della nostra intenzione o del lavoro da svolgere, il che ci permette di migliorare la nostra concentrazione.
Indossando oggetti di Shungite si forma uno scudo protettivo contro tutte le forze che creano disturbo nel mondo degli esseri viventi. Le onde elettromagnetiche, compreso il Wi-Fi, quelle prodotte dagli elettrodomestici e dai computer e altre forze, vengono neutralizzate da un vero e proprio scudo che, in realtà, non le blocca; esse vengono aspirate da questo famoso buco nero (il fenomeno dell’adsorbimento), che si è allineato con il nostro campo biomagnetico (aura personale) che, di conseguenza, aumenta d’intensità.
Inoltre si verifica un fenomeno di radicamento molto profondo alla terra e, dolcemente, si mette in moto il riallineamento dei nostri corpi energetici che determina una centratura perfettamente stabile!
Questi effetti sono molto più potenti dell’azione della maggior parte degli altri minerali, tra cui la famosa tormalina nera.
Il difetto principale della tormalina nera sta nel fatto che si satura rapidamente e ha bisogno di essere purificata spesso, il che non avviene con la Shungite.
Una delle particolarità della Shungite è che a contatto con la pelle questa pietra provoca in noi la sensazione di una reazione a catena, tipo leggeri formicolii, come se tutta la macchina si mettesse in moto.
Per quanto riguarda il lavoro dei terapeuti e degli specialisti in discipline energetiche, la Shungite portata su di sé impedisce di assorbire le eventuali negatività della persona da trattare, ma anche di scaricarle dalla propria aura. In questo caso essa funziona come un vero e proprio regolatore di flussi.
Nonostante i suoi notevoli benefici non dobbiamo diventarne schiavi, perché in genere gli esseri umani tendono a diventare schiavi dei loro stessi strumenti, mentre dovremmo servircene per realizzarci, non per autenticarci attraverso di loro. Quindi di tanto in tanto possiamo non portarla sempre con noi ed utilizzare solo le nostre capacità!!!!
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E’ ARRIVATO L’AUTUNNO E CON ESSO I PRIMI RAFFREDDAMENTI. SUGGERIMENTI DI PREVENZIONE!
Con ottobre siamo ufficialmente in autunno. Questo mese è un tripudio di colori, sapori e profumi.
Energeticamente siamo già entrati nella stagione dominata dall’elemento Metallo, momento propizio per ripulire dalle scorie il nostro intestino e i nostri polmoni. Questi due organi governano gli scambi energetici, ovvero assorbire nuova energia ne smaltire tutti gli scarti e le sostanze di rifiuto, favorendo il ricambio organico stagionale e attivando il potenziamento delle barriere difensive. Il sapore piccante, caratteristico di questo periodo, si rivela molto utile per asciugare questi organi dagli eccessi di umidità.
Questo è un mese molto delicato anche per il nostro sistema digerente, in particolare per il fegato e il pancreas, una loro alterata funzione può determinare squilibri glicemici e dolori ossei, per questo è importante mantenerli leggeri e tonificati.
Come la terra si prepara ad accogliere i semi, per cui si libera di tutto il vecchio, così il nostro corpo, che segue esattamente lo stesso cammino cosmico, deve liberarsi di tutte le scorie in modo da creare una pulizia cellulare ed extracellulare che possa fare da terreno per la rinascita primaverile.
Uno dei principali obiettivi di questo mese è quello di eliminare le tossine, ridurre il colesterolo cattivo e abbassare il livello degli zuccheri nel sangue per alleggerire il fegato e il pancreas.
A ottobre abbiamo bisogno di cibi disintossicanti e al contempo energetici.
La natura ci offre in questo mese tutto ciò di cui abbaiamo bisogno: ottimi spazzini naturali per i nostri emuntori sono i cachi, i carciofi e l’uva.
Inoltre, alimenti energizzanti come la nocciola e la castagna. Teniamo presente che 100 g di castagne bollite apportano 120 kcal, arrostite 193 kcal, mentre ridotte in farina contengono ben 343 kcal, più o meno come le castagne essiccate.
Ottobre è il mese più indicato per riscoprire i cosiddetti “frutti dimenticati” a cominciare dalla mela cotogna, utilizzata anticamente come antidoto al veleno dei serpenti e oggi apprezzata per le sue proprietà toniche. Non meno importante è la corniola, uno dei migliori frutti selvatici per preparare conserve: il suo succo e decotto è utile in caso di diarrea che di mestruazioni abbondanti. In genere le corniole si cuociono, poi si passa la polpa nello schiacciapatate , infine si ripone la purea sul fuoco basso con 750 g di zucchero ogni chilo di polpa; la cottura non deve protrarsi per troppo tempo.
Uno dei frutti da consumarsi preferibilmente in autunno ed inverno è la mela. Ha la proprietà di proteggere lo stomaco e l’intestino e facilitare la digestione.
Questo è anche tempo di raccolta di pere; è un frutto depurativo e un ottimo lassativo naturale, specie se consumata cotta prima di andare a dormire.
Un frutto dalle straordinarie virtù antiossidanti è invece la melagrana. Se ne dovrebbero consumare due al giorno per tutto ottobre e novembre, come immunostimolante e riequilibrante del sistema ormonale, utile per regolare gli sbalzi di umore tipici della menopausa e rafforzare le ossa. Il succo di melagrana bevuto appena centrifugato aiuta a sgonfiare l’intestino e previene coliti e infiammazioni gastriche.
Come verdure troviamo i cardi, i cavoli, la verza, il radicchio, i ravanelli.
Tra i frutti tipici dell’autunno vi sono poi i funghi. Studi recenti hanno evidenziato come i minerali presenti nei funghi, soprattutto in quelli coltivati come i champignon, favoriscano e rinforzino lo sviluppo del sistema immunitario. Per una vera e propria terapia immunostimolante questi funghi vanno consumati freschi, affettati fini e aggiunti alle insalate.
Tra i cereali consigliati a ottobre, oltre al miglio e riso, è la volta del kamut, un’antica varietà di grano di origine egiziana molto completo dal punto di vista nutrizionale, con un contenuto di proteine, sali minerali, vitamine e grassi insaturi molto più elevato rispetto alle comuni varietà di grano. Il kamut è raccomandato a tutti coloro che vogliono ritrovare energia in tutti i cambi di stagione o dopo malattie debilitanti, nelle diete degli anziani o dopo forti stress.
Come fonti proteiche è bene optare per i legumi, in particolare lenticchie, azuki e fagioli ricchi di proteine; ottimi sostituti della carne.
Per condire i nostri piatti utilizziamo la curcuma, parente stretta dello zenzero, utilizzata da millenni nella medicina ayurvedica per il trattamento di tutte le patologie gastriche, grazie alla presenza di curcumina una sostanza antinfiammatoria e antiossidante.
Al posto dello zucchero è meglio optare per il malto, dolcificante naturale ottenuto aggiungendo orzo germogliato a cereali cotti come riso, mais, orzo e frumento.
Ad ottobre incrementiamo il consumo di miele dalle proprietà energetiche e immunostimolanti. Il miele ha proprietà emollienti utili in caso di mucose infiammate e vanta una blanda azione lassativa e depurativa, permettendo un maggior smaltimento di sostanze tossiche. Le sue proprietà antibatteriche e antibiotiche lo raccomandano poi in tutti i casi di malattie da raffreddamento, mal di gola, tosse e bronchite. Scegliamo in particolare miele di corbezzolo per drenare e depurare e miele di castagno per migliorare la circolazione sanguigna e combattere anemia ed esaurimento psico fisico.
Per rendere le nostre giornate ancora più luminose e vitali, nonostante la riduzione delle luce, possiamo circondarci dell’essenza di cedro, capace di donarci equilibrio e stabilità, aiutandoci a superare i momenti di transizione e instabilità. Quest’essenza ci armonizza con il nuovo ciclo della natura, fa ordine nei pensieri, scaccia paure preoccupazioni e ci aiuta a guardare nel profondo della nostra essenza. Per contrastare infine i primi virus niente di meglio dell’olio di canfora, un ottimo rimedio per le prime infreddature dell’autunno come raffreddori, tracheiti, tosse nonché per tutti quei fastidiosi doloretti muscolari e reumatici che ci affliggono alle prime umidità e ai primi freddi.
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GLI OLI ESSENZIALI AFRODISIACI.
L’olfatto è il senso
del desiderio e
del ricordo.
Jean-Jacques Rousseau
Quando sentiamo un profumo inneschiamo, in modo inconsapevole, un meccanismo celebrale complesso e perfetto: accediamo ad una banca dati dove troviamo informazioni archiviate , suscitando contestualmente umori, rievocando ricordi o inviando comandi al nostro organismo tramite la produzione di ormoni.
Gli odori stimolano emozioni, suscitano disgusto, alterano il nostro stato emotivo.
I profumi sono potenti strumenti mnemonici. Ognuno di noi ha un profumo legato all’infanzia o ad un episodio della propria vita. Esiste una stretta connessione fra il naso e la mente.
I profumi sono efficaci e potenti stimolatori anche nel campo dei sentimenti.
Gli oli esercitano una forte influenza sui nostri sensi, ma alcuni ci aiutano nelle relazioni sentimentali toccando i punti più sensibili e reconditi della nostra sfera emotiva. Si dice che in amore i sensi più stimolati sono quelli del tatto e dell’olfatto.
Esiste un fenomeno molto comune: due persone si incontrano per strada e, senza un motivo apparente, provano una immediata attrazione.
Alcuni lo chiamano “colpo di fulmine”, in realtà questa immotivata attrazione fisica verso un soggetto sconosciuto ha una spiegazione scientifica certamente meno affascinante ma più sensata e razionale.
Ogni persona emette segnali chimici noti con il nome di feromoni. Altro non sono che molecole di struttura ormonale con una peculiarità: sono volatili, pertanto possono venire percepiti dall’olfatto. Quando vengono intercettati raggiungono il sistema endocrino, il quale gestisce gli impulsi riproduttivi.
Fra gli oli afrodisiaci distinguiamo:
- arancio amaro. Con il suo profumo deciso e piacevole induce a uno stato d’animo gioioso e sereno, rilassando mente e corpo.
- Patchouli. Può stimolare la produzione di endorfina con risultanti effetti stimolanti. Per questa ragione si dice che possiede proprietà galvanizzanti e che il suo forte aroma abbia effetto sbloccante soprattutto sui soggetti con calo della libido. Tonifica e stimola la mente favorendo l’abbattimento di quei blocchi emotivi che risultano essere limitanti nel corteggiamento.
- Ylang ylang. Il profumo di quest’olio può allentare la tensione e rilassare la mente favorendo il rilascio dei freni inibitori. La sua fragranza esalta la femminilità contribuendo a liberare la sensualità e la gioia di vivere.
- Salvia. Ha un grande potere calmante grazie all’azione del principio attivo dell’acetato di linalile presente nella pianta.
- zenzero. Poiché contribuisce a fare affluire più sangue agli strati superficiali dell’epidermide, dona calore all’organismo. Grazie a questa azione risveglia e riscalda i sensi sopiti.
- geranio. Può risultare un ottimo alleato della sessualità poiché con la sua seducente fragranza distende, rilassa e dispone alla ricerca di tenerezza. Il profumo di geranio porta buonumore e allontana i pensieri negativi favorendo un senso di equilibrio emotivo.
- cannella. La sensazione di conforto e calore che trasmette a livello psicologico, favorisce la caduta delle barriere emotive e e libera gli animi alla ricerca del piacere nel gioco di coppia.
Esistono oli essenziali più efficaci e specifici per l’uomo e quelli più efficaci e specifici per la donna.
Per l’uomo abbiamo il sandalo. La sua fama di profumo afrodisiaco ha un fondamento scientifico: quest’olio contiene una sostanza simile all’androstenolo presente nel sudore maschile, molto affine al testosterone. L’olio di sandalo è spesso preferito dagli uomini, è in grado di allentare la tensione e liberare l’energia sessuale sopita.
Invece, per la donna, abbiamo l’olio di gelsomino. Svolge un’azione stimolante, rilassante ed antidepressiva agendo sulla sfera affettiva. E’ un potente afrodisiaco, che rilassa e riscalda l’organismo.
- Pubblicato il Aromaterapia, Blog, Un sano stile di vita
LE TRE SPEZIE IN AIUTO AL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO. LA CURCUMA, LO ZENZERO E LA CANNELLA.
La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono fondamentali per fare il cambio di stagione anche dentro il nostro corpo che dovrà eliminare tutto il freddo accumulato in estate e iniziare a introdurre calorie.
Una spezia indicata nei cambi di stagione è la “curcuma” detta spezia d’oro ; un’alleata utilissima per difendere il corpo dalle aggressioni del tempo. A rendere questa spezia così preziosa è una delle sue principali componenti: la curcumina, un colorante giallo, ma anche un indiscusso antiossidante naturale, appartenente alla famiglia dei polifenoli. Questa sostanza contrasta i processi di degenerazione delle cellule, annullando gli effetti dannosi del radicale idrossile, una delle molecole più pericolose per la sua capacità di ossidare le cellule e accelerare il processo di invecchiamento dei tessuti.
Combatte la fame nervosa
Favorisce il dimagrimento:
Mantiene giovane il cervello,
Allevia le infiammazioni,
E’ ottima per depurare il fegato. La curcuma aiuta a proteggere il fegato indebolito da una dieta sregolata, dall’abuso di alcolici e farmaci, dallo stress e ne ripristina le normali funzioni. Una tisana è ottima per alleggerire e stimolare l’attività del fegato. Versa un cucchiaio della spezia in una tazza di acqua bollente, lascia in infusione 10
La curcuma miscelata al miele e al limone, è un ottimo rimedio per le infiammazioni del cavo orale, raffreddore e mal di gola.
Per rafforzare il sistema immunitario assumere curcumina a scopo preventivo in estratto secco associata alla vitamina D.
L’assorbimento della curcumina è amplificato dall’abbinamento con il pepe nero. L’aggiunta del pepe nero in sinergia aumenta la biodisponibilità della curcumina di 1.000 volte, ed aumenta così l’assorbimento nel corpo. Per questo il curry, che comprende fra gli ingredienti curcuma, pepe, coriandolo, cumino e cardamomo, è un valido integratore alimentare.
In generale, l’integratore di curcuma è considerato sicuro, ma se avete problemi al fegato e state assumendo farmaci, meglio evitare.
Se non ci sono problemi, la curcuma ha talmente tante proprietà benefiche, che sarebbe un peccato dovervi rinunciare.
Una ricetta molto conosciuta e particolarmente indicata per chi ha problemi e dolori articolari e per chi ha bisogno di migliorare l’elasticità e la tonicità di tutto il corpo è il Golden milk.
Ingredienti:
1 tazza di latte vegetale
1/4 cucchiaino di curcuma
Malto, miele o sciroppo
Indicazioni:
Unisci tutti gli ingredienti, tranne il miele, malto o sciroppo, in una pentola. Mescola mentre il pentolino è sul fuoco a fiamma media. Mentre fai questo, ricordati di mescolare continuamente e non lasciare che la miscela arrivi a bollire. Aggiungi malto o miele a piacere.
La seconda spezia è lo zenzero. Pianta medicinale usata da più di 3000 anni in Oriente per le sue proprietà curative.
La parte che viene usata è il rizoma ovvero la radice. Il sapore, piccante e pungente, l’ha resa un ottimo ingrediente da usare in cucina per rendere le pietanze da un lato gustose e dall’altro anche più digeribili. Infatti l’effetto più famoso e potente dello zenzero è quello sul sistema digerente, dove si trova l’80% del nostro sistema immunitario.
Costituito per l’80% da acqua , è composto per lo più da amido, proteine, grassi, fibre, minerali, vitamine, zolfo e oli essenziali.
Lo zenzero ha tantissime proprietà:
Digestione
Lo zenzero è famoso per calmare lo stomaco, stimolare la digestione e sciogliere i grassi. Ideale quindi la tisana calda di zenzero dopo un pasto abbondante per sentirsi più leggeri. Chi ha l’ernia iatale può avere beneficio dall’assunzione di un paio di tisane di zenzero al giorno.
Nausea
Lo zenzero è uno dei rimedi naturali più efficaci per alleviare nausea e vomito. È ottimo sia in caso di lunghi viaggi in nave, auto, autobus o aereo, sia in gravidanza. Inoltre riduce anche la nausea indotta dalla chemioterapia. Poiché non è facile avere una tisana di zenzero mentre si viaggia, puoi portare con te le caramelle candite di zenzero o magari dei pezzetti di zenzero fresco.
Raffreddore e tosse
Secondo la medicina cinese lo zenzero ha un potere riscaldante e quindi permette di sciogliere efficacemente il muco e accelerare la guarigione dalle malattie da raffreddamento. Agisce fortificando le difese immunitarie, drena il corpo dall’accumulo di catarro e contrasta efficacemente la tosse eliminando le infiammazioni respiratorie.
Mal di gola
L’azione analgesica, antinfiammatoria, antidolorifica e stimolante del sistema immunitario, permette allo zenzero di aiutare a risolvere il mal di gola. L’ideale è una tisana calda di zenzero con un cucchiaio di miele.
Molto interessante è la ricetta di Santa ILDEGARDA sullo zenzero.
Nata nel XII secolo è stata definita la Santa della salute, del benessere e di una vita felice.
Infatti, a Santa Idelgarda dobbiamo un patrimonio di oltre 2000 farmaci naturali che a oggi non trovano impiego in campo medico.
La Snata prescriveva lo zenzero per contrastare i dolori allo stomaco e suggeriva la preparazione di un rimedio con:
2 cucchiai di zenzero in polvere
4 cucchiai di galanga ( è una pianta affine allo zenzero)
1 cucchiaio di rizoma di curcuma polverizzato.
Mescola tutti gli ingredienti e usa questa miscela sciogliendo una punta di un cucchiaino in una tazza da te da bere tre volte al giorno.
Infine la terza spezia è la cannella. Esistono diversi tipi di cannella ma le più usate sono: la cannella Ceylon e la cannella Cassia; la prima è originaria dello Sri Lanka mentre la seconda proviene dalla Cina.
Riconoscere la Cassia dalla Ceylon se sulla confezione non ci dovesse essere scritto il paese di provienenza, è possibile scoprirlo anche dall’aspetto e dell’aroma, che nella cannella Ceylon è molto più delicato e dolce.
Per distinguerle bisogna osservare soprattutto il colore e la consistenza. La cannella Ceylon ha un colore più chiaro: giallo-rossastro, ma pallido; la cannella Cassia è più scura e rossa; inoltre è spesso caratterizzata da macchie di colore grigio. La cannella Ceylon poi è più fragile e formata da più strati uno dentro l’altro, ma molto sottili, e sono più facilmente sbriciolabili con le dita. In generale un indizio di qualità è infatti lo spessore: tanto è più sottile la corteccia e tanto è più pregiata la spezia.
Grazie soprattutto ai suoi contenuti in oli essenziali, la cannella è dotata di numerose proprietà benefiche per il nostro organismo.
Stimola il sistema immunitario ed è un rimedio efficace per raffreddori, influenza, diarrea, fraudolenza.
La cannella aiuta anche a perdere peso, perché aiuta la digestione, in quanto stimola la salivazione e la secrezione di succhi gastrici. Stimola la scomposizione dei grassi e degli zuccheri nel sangue e aiuta a ridurre gli stimoli della fame.
Ecco alcuni rimedi snellenti che si possono preparare usando la cannella:
tisana di cannella e alloro: fai bollire per 10 minuti una stecca di cannella e 5 fogli di alloro in un litro di acqua. Filtra e bevine due tazze al giorno.
Infuso di cannella, zenzero e tè rosso: lascia in infusione per 10 minuti in un litro di acqua bollente una stecca di cannella, 4 rondelle di radice di zenzero e due cucchiai di tè rosso. Filtra e bevine due tazze al giorno.
Tè verde e cannella: metti tre cucchiai di tè verde ed una stecca di cannella sbriciolata in un litro di acqua molto calda. Lascia in infusione 5 minuti, fai raffreddare, filtra e bevi due tazze al giorno
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PREPARIAMOCI AD AVERE UN BUON SISTEMA IMMUNITARIO
La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono fondamentali per fare il cambio di stagione anche dentro il nostro corpo che dovrà eliminare tutto il freddo accumulato in estate e iniziare a introdurre calorie.
Il segreto per non ammalarsi o raffreddarsi è avere un sistema immunitario reattivo e forte abbastanza da poter combattere i virus invernali.
Si tratta di un sistema difensivo in parte naturale e in parte acquisito, che ha il compito di combattere ed eliminare eventuali agenti patogeni con cui veniamo a contatto.
Partire per tempo, facendo una prevenzione per rafforzare il sistema immunitario è quindi essenziale per non farsi contagiare da influenza, mal di gola, raffreddore e malanni vari.
Invece di avere paura dei virus influenzali, concentriamoci sul modo di rafforzare le nostre difese immunitarie con rimedi naturali e alimentazione.
Per rinforzare il sistema immunitario possiamo ricorrere a questi rimedi naturali:
rosa canina:a bacca di questa straordinaria pianta è ricchissima di vitamina C. Aiuta a rinforzare il sistema immunitario. La si può assumere in tintura madre o in macerato glicerinato;
echinacea: ricca di polisaccaridi, questa pianta è in grado di migliorare la funzionalità del sistema immunitario. La sua azione si espleta al meglio come forma preventiva di malattie infettive e da raffreddamento piuttosto che come trattamento in fase acuta. Oltre ad aumentare i linfociti, infatti, l’echinacea aumenta l’attività fagocitaria dei macrofagi, potenziando la risposta immunitaria in caso di attacco virale;
uncaria tomentosa: potenzia il sistema immunitario attraverso la produzione di anticorpi. Ha azione immunomodulatrice e permette la regolazione e la proliferazione dei linfociti B e T, che garantiscono la risposta immunitaria dell’organismo;
radice di astragalo: sono la parte più ricca dei principi attivi: isoflavoni, polisaccaridi e flavonoidi. Queste sostanze gli conferiscono proprietà antinfiammatorie e immunostimolanti, e lo rendono adatto alla cura delle malattie respiratorie stagionali, come l’influenza e il raffreddore.
funghi Maitake e Shiitake: due fra i funghi con proprietà medicinali, contengono polisaccaridi. Questi hanno la capacità di rinforzare e stimolare sia l’immunità naturale sia quella acquisita. Potete usarli con una certa regolarità soprattutto nel periodo freddo. Quelli essiccati possono essere usati per preparare sughi per riso o pasta, oppure zuppe e brodi. Unirete così la buona tavola al benessere fisico.
Vitamina C:è la più nota fra le vitamine per il suo potere rafforzativo. Oltre ad essere immunostimolante è anche antiossidante. La si trova nei kiwi, negli agrumi, negli ortaggi a foglia verde;
vitamina D:la vitamina D stimola l’assorbimento di calcio e fosforo, che mantengono le ossa forti e le proteggono dalla perdita di mineralizzazione tipica dell’età avanzata, oltre a prevenire malattie un tempo molto frequenti come il rachitismo. La ricerca ha inoltre dimostrato che la vitamina D è coinvolta in numerose altre funzioni di cellule, tessuti e organi, garantendo per esempio una corretta contrazione dei muscoli o influenzando il sistema immunitario.
vitamina A: è immunostimolante e garantisce una maggiore difesa delle mucose. La possiamo trovare nel tuorlo d’uovo, nella frutta e verdura di colore arancione e negli ortaggi a foglia verde;
vitamina del complesso B: soprattutto la B6 e B12, le cui carenze determinano un indebolimento del sistema immunitario. La B6 la troviamo in cereali, frutta e carne. La B12 nei molluschi e nel pesce, nel tuorlo d’uovo e nei formaggi.
Molto importanti per aiutare il nostro sistema immunitario solo gli oli essenziali.
Mai come in questo periodo i luoghi pubblici, così come i mezzi di trasporto sono un ricettacolo di virus. Per proteggerci possiamo portare con noi un fazzoletto in cui avremo versato 2 gocce di olio essenziale. Possiamo inalare il loro profumo quando ne sentiamo la necessità.
Gli oli essenziali indicati soprattutto per il periodo invernale sono:
il timo: purifica e disinfetta l’ambiente, in particolare in presenza di virus, batteri ed epidemie;
il limone: ha proprietà antisettiche e antibatteriche, in grado di stimolare le difese immunitarie. Contrasta bene l’influenza e la febbre;
la melaleuca: meglio conosciuto come tea tree, quest’olio essenziale è uno di quelli a più ampio spettro contro batteri e virus. È anche antinfiammatorio, balsamico ed espettorante. Le proprietà immunostimolanti gli permettono di essere efficace sia per le affezioni dell’apparato respiratorio sia contro l’influenza;
l’eucalipto radiata: è antisettico e antibatterico, ottimo decongestionante delle vie respiratorie. Indicato per sinusite, otite, angina. Utile per ridurre il prurito provocato dalle malattie esantematiche. In questo caso si mescolano 2-3 gocce in un olio da massaggio (mandorle, oliva, jojoba…) e si massaggia delicatamente il corpo;
l’origano: possiamo usarlo in caso di sinusite e bronchite in seguito a raffreddore o influenza;
il cipresso: calma la tosse secca o spasmodica. Indicato per bronchite e afonia;
il rosmarino: il chemiotipo verbenone è un ottimo mucolitico che calma le congestioni polmonari. Il chemiotipo cineolo invece è uno dei pochi oli essenziali che si possono usare prima, durante e dopo una malattia delle alte vie respiratorie. È anche un ottimo stimolante che aiuta l’organismo durante la convalescenza;
la lavanda: insieme al tea tree è uno degli oli essenziali a più ampio spettro d’azione. Indicato in caso di mal di testa, dolori mestruali, artriti, sinusite, otite e tosse spasmodica. Utile anche per influenza e spasmi di origine nervosa. È un potente calmante, agisce efficacemente sul tono dell’umore;
la menta piperita: indicato per dolori articolari e muscolari. Utile anche per sinusite, bronchite e alitosi. Ottimo come sostituto del collutorio (ne bastano 1-2 gocce in un bicchiere d’acqua. Non va ingerito). I suffumigi sono indicati per combattere raffreddore, tosse e influenza;
la cannella: ha azione contro agenti infettivi, indicato per combattere velocemente influenza e para influenza;
Fra i metodi più sicuri per usare gli oli essenziali ci sono:
- diffondere gli oli nell’ambiente tramite un diffusore. In questo modo l’aroma agisce andando a stimolare la corteccia celebrale e il sistema limbico;
- il massaggio cutaneo, gli oli vanno diluiti sempre in un olio vettore;
- i suffimigi che si fanno mettendo qualche goccia di 3-4 oli essenziali in un recipiente con acqua bollente e poi se ne respira il vapore profumato. Potete aggiungere qualche goccia di olio essenziale di lavanda per evitare che gli oli più potenti creino bruciore alle mucose o agli occhi.
Inoltre è importante pensare anche all’alimentazione, infatti,oltre all’assunzione di tisane, capsule o tinture madri, la depurazione passa anche dalla tavola. In questo particolare periodo dell’anno, prepariamoci all’inverno portando sulla nostra tavola alimenti che non appesantiscano il carico di tossine. Sì quindi a frutta e verdura di stagione. Contenendo antiossidanti, hanno azione depurativa e rinforzante. E contrastano la formazione dei radicali liberi.
Possiamo fare zuppe usando i cereali integrali, ma anche miglio, quinoa e amaranto.
In genere con l’arrivo dell’autunno è preferibile usare metodi di cottura che “scaldano”. Sì, quindi, a cotture più prolungate rispetto all’estate, in forno o in padella.
Cerchiamo invece di limitare l’assunzione degli zuccheri e dei carboidrati semplici, come pasta, pane o pizza. Questi, insieme ai cibi di natura fredda – latticini e cibi fritti – causano umidità e, di conseguenza, ristagni di muco e catarro.
Tra le spezie, quelle più indicate per questa stagione sono la curcuma e lo zenzero!
Lo zenzero è un valido depurativo. Utile contro i raffreddori, poiché è in grado di sciogliere il muco e liberare i bronchi.
La curcuma riconosciuta come protettiva del sistema immunitario è anche un potente antiossidante in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi responsabili dei processi di invecchiamento e di danneggiamento delle membrane delle cellule che compongono il nostro organismo.
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