L’INIZIO DELL’INVERNO CON IL MESE DI DICEMBRE
Come la terra gelata nasconde e custodisce dentro di sé molti piccoli semi vivi, pronti presto a germogliare, così il nostro cervello, protetto dall’esterno dalle ossa dure del cranio, ha all’interno una materia morbida, calda e ricca di vita, ed è proprio questa parte a richiedere ora un surplus di nutrimento. L’inverno ci chiede inoltre di non disperdere inutilmente energie all’esterno ma anzi accrescerle con i giusti nutrimenti fisici ma anche mentali fatti di pause, silenzi, panorami innevati, e tutta l’iconografia natalizia che, per quanto banale, ha in sé un messaggio secolare portatore di saggezza.
Al di là del credo religioso, il Natale rappresenta una tradizione lontana, antichissima e radicata nel nostro DNA. Si tratta di un momento dell’anno in cui davvero può emergere una nuova coscienza e consapevolezza che può determinare in noi cambiamenti importanti, per questo tra gli oggetti da acquistare in questo periodo ci sono sicuramente candele o lampade nuove, a significare l’ingresso di una nuova luce nella nostra vita. E’ questo anche il momento di arricchire la nostra casa con stelle di natale, pungitopo, rami di pino e di agrifoglio con cui creare centri tavola unendovi delle belle mele rosse simbolo di fertilità, saggezza e gioia.
A dicembre ha inizio la stagione più fredda dell’anno con temperature molto rigide che possono mettere a rischio bronchi e articolazioni. L’apparato respiratorio è il più bersagliato: l’aria fredda infatti costringe i capillari delle mucose a contrarsi, rendendo i tessuti più vulnerabili. L’arrivo di una minor quantità di sangue vuol dire meno ossigeno ma anche meno difese e risorse immunitarie, per questo motivo sono così diffuse in questo periodo tracheiti, faringiti, laringiti e bronchiti. Anche ossa e articolazioni attraversano un periodo delicato: i muscoli con il freddo tendono a irrigidirsi bloccando di conseguenza anche le articolazioni; molto diffusi sono quindi il colpo della strega, i torcicolli e le sindromi cervicali.
In questo periodo è bene evitare:
- il consumo di dolciumi natalizi industriali privilegiando un buon panettone artigianale;
- ridurre il consumo di latticini soprattutto freschi e fermentati come le mozzarelle e crescenze;
- fare attenzione a vini frizzanti che possono scatenare gastriti e cefalee;
- eliminare tutti i prodotti che tendono a produrre muco come pomodoro, melanzane e prodotti da forno come grissini, panini e focacce.
Con l’aumentare del freddo occorrono cibi riscaldanti e sostanziosi come la polenta che troviamo sia di mais che di grano saraceno (polenta taragna). Per scaldarci possiamo anche ricorrere all’avena, un cereale ottimo da consumare in inverno sia sotto forma di fiocchi, per la preparazione di un caldo porridge a colazione, che sotto forma di farina. L’avena è un ottimo ricostituente per la stanchezza psicofisica, intellettuale e sessuale di dicembre.
Altri prodotti da magiare indicati nel mese di dicembre sono: i carciofi, il cardo mariano, la verza, le arance e i mandarini.
Poche persone sanno che l’inverno è il momento migliore per consumare le alghe: esse sono una preziosissima fonte di proteine, vitamine, clorofilla e minerali, molto utili per favorire l’eliminazione dal corpo degli inquinanti più temibili come ad esempio i metalli pesanti quali piombo e mercurio e per combattere l’inquinamento radioattivo.. imn genere le alghe rafforzano il sistema immunitario, eliminando gli eccessi di muco interno e rendono il corpo più asciutto e scattante.
Per quanto riguarda, invece le spezie, la più importante per questo periodo è la cannella. L’infuso di cannella al termine dei cenoni festivi aiuta lo stomaco a digerire e alleggerisce il lavoro dell’intestino. In caso di febbre la cannella provoca sudate intense che abbassano in breve tempo la temperatura e sconfigge tutti i dolori tipici dell’influenza.
Hanno infine proprietà diuretiche utili per contrastare i dolori articolari le foglie e le radici di agrifoglio, altro importante simbolo delle feste. Per preparare un decotto di radici basta farne bollire 20 g in un litro di acqua per 10 minuti; se ne bevono quindi due tazze al giorno. L’infuso di foglie di agrifoglio, assieme al miele di tiglio seda inoltre la tosse e combatte l’influenza.
- Pubblicato il Blog, STAGIONETERAPIA, Un sano stile di vita