LE TRE SPEZIE IN AIUTO AL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO. LA CURCUMA, LO ZENZERO E LA CANNELLA.
La fine dell’estate e l’inizio dell’autunno sono fondamentali per fare il cambio di stagione anche dentro il nostro corpo che dovrà eliminare tutto il freddo accumulato in estate e iniziare a introdurre calorie.
Una spezia indicata nei cambi di stagione è la “curcuma” detta spezia d’oro ; un’alleata utilissima per difendere il corpo dalle aggressioni del tempo. A rendere questa spezia così preziosa è una delle sue principali componenti: la curcumina, un colorante giallo, ma anche un indiscusso antiossidante naturale, appartenente alla famiglia dei polifenoli. Questa sostanza contrasta i processi di degenerazione delle cellule, annullando gli effetti dannosi del radicale idrossile, una delle molecole più pericolose per la sua capacità di ossidare le cellule e accelerare il processo di invecchiamento dei tessuti.
Combatte la fame nervosa
Favorisce il dimagrimento:
Mantiene giovane il cervello,
Allevia le infiammazioni,
E’ ottima per depurare il fegato. La curcuma aiuta a proteggere il fegato indebolito da una dieta sregolata, dall’abuso di alcolici e farmaci, dallo stress e ne ripristina le normali funzioni. Una tisana è ottima per alleggerire e stimolare l’attività del fegato. Versa un cucchiaio della spezia in una tazza di acqua bollente, lascia in infusione 10
La curcuma miscelata al miele e al limone, è un ottimo rimedio per le infiammazioni del cavo orale, raffreddore e mal di gola.
Per rafforzare il sistema immunitario assumere curcumina a scopo preventivo in estratto secco associata alla vitamina D.
L’assorbimento della curcumina è amplificato dall’abbinamento con il pepe nero. L’aggiunta del pepe nero in sinergia aumenta la biodisponibilità della curcumina di 1.000 volte, ed aumenta così l’assorbimento nel corpo. Per questo il curry, che comprende fra gli ingredienti curcuma, pepe, coriandolo, cumino e cardamomo, è un valido integratore alimentare.
In generale, l’integratore di curcuma è considerato sicuro, ma se avete problemi al fegato e state assumendo farmaci, meglio evitare.
Se non ci sono problemi, la curcuma ha talmente tante proprietà benefiche, che sarebbe un peccato dovervi rinunciare.
Una ricetta molto conosciuta e particolarmente indicata per chi ha problemi e dolori articolari e per chi ha bisogno di migliorare l’elasticità e la tonicità di tutto il corpo è il Golden milk.
Ingredienti:
1 tazza di latte vegetale
1/4 cucchiaino di curcuma
Malto, miele o sciroppo
Indicazioni:
Unisci tutti gli ingredienti, tranne il miele, malto o sciroppo, in una pentola. Mescola mentre il pentolino è sul fuoco a fiamma media. Mentre fai questo, ricordati di mescolare continuamente e non lasciare che la miscela arrivi a bollire. Aggiungi malto o miele a piacere.
La seconda spezia è lo zenzero. Pianta medicinale usata da più di 3000 anni in Oriente per le sue proprietà curative.
La parte che viene usata è il rizoma ovvero la radice. Il sapore, piccante e pungente, l’ha resa un ottimo ingrediente da usare in cucina per rendere le pietanze da un lato gustose e dall’altro anche più digeribili. Infatti l’effetto più famoso e potente dello zenzero è quello sul sistema digerente, dove si trova l’80% del nostro sistema immunitario.
Costituito per l’80% da acqua , è composto per lo più da amido, proteine, grassi, fibre, minerali, vitamine, zolfo e oli essenziali.
Lo zenzero ha tantissime proprietà:
Digestione
Lo zenzero è famoso per calmare lo stomaco, stimolare la digestione e sciogliere i grassi. Ideale quindi la tisana calda di zenzero dopo un pasto abbondante per sentirsi più leggeri. Chi ha l’ernia iatale può avere beneficio dall’assunzione di un paio di tisane di zenzero al giorno.
Nausea
Lo zenzero è uno dei rimedi naturali più efficaci per alleviare nausea e vomito. È ottimo sia in caso di lunghi viaggi in nave, auto, autobus o aereo, sia in gravidanza. Inoltre riduce anche la nausea indotta dalla chemioterapia. Poiché non è facile avere una tisana di zenzero mentre si viaggia, puoi portare con te le caramelle candite di zenzero o magari dei pezzetti di zenzero fresco.
Raffreddore e tosse
Secondo la medicina cinese lo zenzero ha un potere riscaldante e quindi permette di sciogliere efficacemente il muco e accelerare la guarigione dalle malattie da raffreddamento. Agisce fortificando le difese immunitarie, drena il corpo dall’accumulo di catarro e contrasta efficacemente la tosse eliminando le infiammazioni respiratorie.
Mal di gola
L’azione analgesica, antinfiammatoria, antidolorifica e stimolante del sistema immunitario, permette allo zenzero di aiutare a risolvere il mal di gola. L’ideale è una tisana calda di zenzero con un cucchiaio di miele.
Molto interessante è la ricetta di Santa ILDEGARDA sullo zenzero.
Nata nel XII secolo è stata definita la Santa della salute, del benessere e di una vita felice.
Infatti, a Santa Idelgarda dobbiamo un patrimonio di oltre 2000 farmaci naturali che a oggi non trovano impiego in campo medico.
La Snata prescriveva lo zenzero per contrastare i dolori allo stomaco e suggeriva la preparazione di un rimedio con:
2 cucchiai di zenzero in polvere
4 cucchiai di galanga ( è una pianta affine allo zenzero)
1 cucchiaio di rizoma di curcuma polverizzato.
Mescola tutti gli ingredienti e usa questa miscela sciogliendo una punta di un cucchiaino in una tazza da te da bere tre volte al giorno.
Infine la terza spezia è la cannella. Esistono diversi tipi di cannella ma le più usate sono: la cannella Ceylon e la cannella Cassia; la prima è originaria dello Sri Lanka mentre la seconda proviene dalla Cina.
Riconoscere la Cassia dalla Ceylon se sulla confezione non ci dovesse essere scritto il paese di provienenza, è possibile scoprirlo anche dall’aspetto e dell’aroma, che nella cannella Ceylon è molto più delicato e dolce.
Per distinguerle bisogna osservare soprattutto il colore e la consistenza. La cannella Ceylon ha un colore più chiaro: giallo-rossastro, ma pallido; la cannella Cassia è più scura e rossa; inoltre è spesso caratterizzata da macchie di colore grigio. La cannella Ceylon poi è più fragile e formata da più strati uno dentro l’altro, ma molto sottili, e sono più facilmente sbriciolabili con le dita. In generale un indizio di qualità è infatti lo spessore: tanto è più sottile la corteccia e tanto è più pregiata la spezia.
Grazie soprattutto ai suoi contenuti in oli essenziali, la cannella è dotata di numerose proprietà benefiche per il nostro organismo.
Stimola il sistema immunitario ed è un rimedio efficace per raffreddori, influenza, diarrea, fraudolenza.
La cannella aiuta anche a perdere peso, perché aiuta la digestione, in quanto stimola la salivazione e la secrezione di succhi gastrici. Stimola la scomposizione dei grassi e degli zuccheri nel sangue e aiuta a ridurre gli stimoli della fame.
Ecco alcuni rimedi snellenti che si possono preparare usando la cannella:
tisana di cannella e alloro: fai bollire per 10 minuti una stecca di cannella e 5 fogli di alloro in un litro di acqua. Filtra e bevine due tazze al giorno.
Infuso di cannella, zenzero e tè rosso: lascia in infusione per 10 minuti in un litro di acqua bollente una stecca di cannella, 4 rondelle di radice di zenzero e due cucchiai di tè rosso. Filtra e bevine due tazze al giorno.
Tè verde e cannella: metti tre cucchiai di tè verde ed una stecca di cannella sbriciolata in un litro di acqua molto calda. Lascia in infusione 5 minuti, fai raffreddare, filtra e bevi due tazze al giorno
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L’INIZIO DELL’AUTUNNO CON IL MESE DI SETTEMBRE
In autunno tutta la natura si alleggerisce, gli alberi cominciano a privarsi delle foglie, l’acqua si fa più intensa l’energia della terra è volta a liberarsi del vecchio per poter usufruire al massimo del nutrimento che l’accompagnerà poi per tutta la fredda stagione invernale. Si tratta dunque di un periodo di importante transizione, uno dei mesi più delicati dell’anno in cui il nostro organismo vive un cambiamento psicofisico radicale.
Come il succo d’uva rinchiuso nel buio dei tini dà vita ad una delle più amate trasformazioni, anche dentro di noi qualcosa si trasforma: le esperienze accumulate durante la bella stagione maturano in noi, è il momento dei bilanci, dei cambiamenti, della crescita interiore che spesso coincide proprio con i nuovi progetti di lavoro, nuovi studi, nuove attività sportive o ricreative.
Le stagioni sono quattro, ma gli elementi, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, sono cinque: aria, acqua, terra, fuoco e metallo. Al primo periodo autunnale è associato l’elemento Terra. Una caratteristica peculiare di questo elemento è la stabilità dell’energia, il terreno solido su cui camminiamo, quello pronto per essere nuovamente arato e seminato. Questo è il periodo in cui tutto sembra fermo e immobile.
All’elemento Terra è associato il sapore dolce e non è un caso che proprio adesso siano presenti alcuni dei frutti più dolci dell’anno come cachi, fichi e uva. Oltre che nella frutta il sapore dolce è da ricercare nei vegetali come la zucca e nei cereali come il miglio e riso. Le verdure più caratteristiche della fase Terra sono quelle tondeggianti come ad esempio melanzane e zucche . A livello organico l’elemento Terra è associato a milza, pancreas e stomaco. Attenzione, però : il sapore dolce tonifica questi organi, ma un eccesso di sostanza zuccherina può indebolirli e sbilanciare il metabolismo degli zuccheri.
Dal punto di vista psicofisico se l’elemento Terra è in buon equilibrio, saremo saggi, previdenti e fiduciosi, in caso di squilibrio nutriremo un senso di insicurezza e ci lamenteremo con facilità.
Spesso il rientro dalle vacanze coincide per molti italiani con almeno un paio di chili di troppo. Settembre è il momento giusto per disintossicarci preparando il “terreno” per un inverno in tutta salute ed energia. Una delle operazioni più importanti da compiere in questo periodo è cercare di prosciugare il corpo dall’eccesso di liquidi e scorie con una buona alimentazione ed un wash intestinale così da rinforzare anche il sistema immunitario in previsione della stagione fredda.
Tra i cereali privilegiamo il riso da consumare preferibilmente integrale o semi integrale in quanto molto più ricco di fibre e nutrienti. Questo cereale è una fonte indispensabile di magnesio, fosforo, selenio, manganese e vitamine del gruppo B. In medicina cinese il riso è considerato un tonico dei meridiani milza e stomaco e tra tutti i cereali è quello che nutre maggiormente la parte spirituale dell’uomo e che predispone alla meditazione e all’introspezione.
Anche il miglio è indispensabile in questo; è ricco di vitamine, ferro, fosforo e silicio. Contiene il 15% di proteine ed è ricco di lisina, un aminoacido essenziale molto prezioso. Tra tutti è l’unico cereale alcalino che neutralizza l’acidità di stomaco e pancreas. Chi soffre di cali di memoria e in generale tutti gli studenti da subito impegnati nella ripresa scolastica possono trovare beneficio nel consumo di miglio, soprattutto grazie all’alta presenza di lecitina e fosforo. Insomma il miglio è un ottimo ricostituente settembrino.
Tra i vegetali è invece tempo di barbabietole da zucchero ricostituenti del sistema nervoso: esse abbassano la pressione sanguigna, tonificano la circolazione e, grazie alla presenza di betaina e triptofano, combattono la depressione. L’ideale è berne il succo appena centrifugato unito ad un po’ di succo di limone.
Per proteggere e rafforzare le mucose delle vie respiratorie sono molto indicati i ravanelli, mentre le cipolle ricche di calcio sono ottime per rimineralizzare le ossa.
Come fonte proteica possiamo, invece, scegliere i ceci ricchi di acido folico e fosforo, vitamina A e C, fibre alimentari, calcio e ferro e carboidrati complessi, che donano energia senza appesantire, fluidificano i succhi gastrici, abbassano i livelli di colesterolo nel sangue e favoriscono l’eliminazione degli acidi urici.
Per depurare a fondo i reni possiamo consumare invece i fagioli azuki una varietà particolare di soia molto apprezzata nella cucina giapponese e macrobiotica; essi combattono stress e affaticamento mentale e fisico e sono degli ottimi ricostituenti naturali.
Per dare sapore ai cibi possiamo invece ricorrere al cumino, una delle erbe officinali più antiche del mondo, dall’aspetto simile al prezzemolo e al finocchio.
Ma è l’uva la regina incontrastata di settembre, un frutto che condensa in sé virtù sia depurative che rigeneranti e ricostituenti. I chicchi d’uva contengono zuccheri di facile assimilazione e vitamine, oltre ai preziosi sali minerali come potassio, sodio, silicio, fosforo, iodio, manganese, magnesio, calcio e ferro.
I Sali e le vitamine contenuti nell’uva aiutano la digestione, facilitano la secrezione dei succhi digestivi, stimolano l’attività del pancreas e la produzione di bile. L’uva come alimento nutritivo ha un effetto rinfrescante per lo stomaco e lassativo per l’intestino, oltre al fatto che scioglie il muco e depura il sangue.
Con le foglie di vite rossa si può fare un infuso e berne due volte al giorno lontano dai pasti; basta mettere in infusione per 6/7 minuti un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua: è un eccellente diuretico utile per liberarci dai ristagni linfatici.
BUON SETTEMBRE A TUTTI!!!!!!
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LA FINE DELL’ESTATE CON IL MESE DI AGOSTO. SPEZIE, OLI ED ERBE DA UTILIZZARE
Ad agosto la pelle appare disidratata, ipotonica e asfittica, con la possibile presenza di macchie cutanee e resti difformi di abbronzatura.
Oltre a curare l’alimentazione, ricorriamo a peeling dolci naturali.
Al termine di una calda giornata d’agosto niente di meglio che tonificare mente e corpo con un bel bagno alla menta e rosmarino. Per prepararlo basta far bollire per 10 minuti in un litro d’acqua una manciata di menta fresca con un rametto di rosmarino e una manciata di melissa, si aggiunge quindi l’infuso filtrato all’acqua del bagno serale. In mancanza di queste erbe fresche potete utilizzare gli oli essenziali.
In caso di scottature ed eritemi solari bisogna intervenire con gel di aloe vera e crema di calendula.
Per preparare la pelle all’abbronzatura possiamo ricorrere all’olio di avocado ricco di tirosina, un aminoacido indispensabile per la sintesi della melatonina. Si può preparare un ottimo olio mescolando 100 ml di olio di avocado con 10 gocce di olio essenziale di carota e iniziare il trattamento su tutto il corpo due settimane prima della partenza per le vacanze o prima dell’esposizione al sole.
Le persone con la pelle olivastra possono preservare l’idratazione e la morbidezza della pelle cospargendola, prima di esporsi al sole, con l’olio di cocco che possiamo emulsionare sempre con qualche goccia di olio essenziale alla carota..
Chi vuole incrementare l’abbronzatura e prolungarla (sempre esponendosi con criterio e non nelle ore più calde) può ricorrere all’ oleolito alla carota, ottenuto dalla macerazione di carote in olio vegetale.
Inoltre, non dovrebbero mai mancare l‘olio di jojoba e il burro di karitè: iol primo è adatto a tutti i tipi di pelle, ha un elevato potere emolliente ed è raccomandato per prevenire e curare tutti i tipi di arrossamenti e screpolature. Il secondo, ricco di acidi grassi e pro vitaminici ha proprietà riparatrici, nutrienti, idratanti e antinfiammatorie ; applicato prima dell’esposizione al sole crea un filtro idrolipidico che difende la pelle dai danni provocati da tutti gli agenti atmosferici, oltre ad essere uno schermo naturale contro i raggi ultravioletti.
Per combattere l’insonnia ad agosto dovuta dal caldo umido possiamo ricorrere all’escolzia, una pianta delle Papaveracee dal colore giallo arancio di cui si usa sia la sommità fiorita che le radice. Questa pianta si può associare con altre piante sedative come la melissa, passiflora e il biancospino. Un ottimo utilizzo è sotto forma di infuso da bere prima di andare a dormire.
L’erba simbolo di questo mese è l’Hypericum perforatum, comunemente conosciuto come erba di San Giovanni. Questa pianta cresce dal mare alle Alpi e fiorisce per tutta l’estate. Con i suoi fiori si prepara il rinomato oleolito di iperico dalle proprietà lenitive, cicatrizzanti e rigeneranti della pelle, un ottimo rimedio a fine estate per rigenerare la pelle disidratata e asfittica.
Inoltre ad agosto ci vengono in soccorso le essenze del bosco per portarci vitalità e refrigerio. Per questo possiamo utilizzare l’olio essenziale di pino mugo, una conifera nota soprattutto per le sue proprietà curative del sistema nervoso. L’ideale è diluire qualche goccia in un olio vettore e massaggiare la sera le gambe dal basso verso l’alto. Un altro olio che non deve mai mancare è la melaleuca detto anche tea tree: per le sue proprietà antisettiche e battericide può essere utilizzato fuori casa e in viaggio per igienizzare velocemente.
Agosto è anche il momento di raccogliere piante aromatiche officinali come basilico, origano e santoreggia e ancora: semi di angelica dalle proprietà digestive con cui preparare infusi per combattere la fraudolenza; frutti di anice per contrastare l’acidità di stomaco; frutti di coriandolo per digestioni difficili associate a mal di testa.
A ben vedere sembra che la natura in questo mese ci voglia mettere a disposizione rimedi che possano aiutarci a digerire meglio. E non è un caso che secondo la medicina ayurvedica il nostro sole, il nostro fuoco organico abbia sede proprio nel plesso solare, ovvero nella zona del nostro addome, deputato a digerire i fatti della vita ma anche a realizzare la nostra vera essenza!!!!
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LA FINE DELL’ESTATE CON IL MESE DI AGOSTO. COME COMPORTARSI E COSA MANGIARE
Il mese di agosto è un mese delicato perché ci troviamo nell’ultima parte dell’estate, che per molti coincide con un cambiamento radicale del ritmo di vita, soprattutto ritornare al solito ritmo di vita dopo le vacanze. A ciò si aggiungono gli sbalzi climatici che, specie dalla seconda metà del mese, possono cominciare già a registrarsi a causa di impetuosi temporali.
Tutto ciò può portare a disturbi del sonno, stanchezza e generale senso di debolezza. Sonnellini dopo pranzo e lunghe soste sulla spiaggia possono alterare il delicato equilibrio metabolico. L’organo più colpito è l’epifisi responsabile del meccanismo sonno-veglia.
L’altro apparato che soffre in questo mese è quello circolatorio. Come la terra soffre la siccità, così anche il nostro corpo surriscaldato rende il sangue più vischioso e tutta la circolazione tende a rallentare con conseguente affaticamento di arterie, vene e capillari. Gonfiori, formicolii e crampi sono i sintomi che segnalano un ristagno circolatorio e linfatico agli arti inferiori.
Anche un’eccessiva esposizione al sole, oltre a predisporci all’attacco dei radicali liberi, può compromettere la circolazione. Il caldo infatti dilata le arterie facendo aumentare il flusso del sangue agli arti inferiori e ai piedi, e questa maggiore quantità di sangue deve poi tornare al cuore sottoponendo le vene ad un eccesso di lavoro.
Quindi, se arriviamo ad agosto stanchi, poco concentrati, con cali di memoria, capelli indeboliti, pelle asfittica è quanto mai opportuno correre subito ai ripari con un bel drenaggio del sangue. Il mezzo migliore si rivela naturalmente l’acqua, assieme a frutta e verdura fresche ricche di acqua e antiossidanti come kiwi, limoni, cetrioli, meloni, pesche e uva.
Anche la linfa deve essere efficacemente disintossicata per meglio trasportare le varie sostanze nutritive.
Depurare sangue e linfa ad agosto vuol dire lavorare in anticipo sul rafforzamento del sistema immunitario; la linfa è infatti il forziere dei nostri globuli bianchi, vere e proprie sentinelle contro l’attacco di virus e batteri.
Anche il nostro stomaco può arrivare in questo mese sfiancato da un’alimentazione non proprio salutare. Per tonificare, quindi, la mucosa gastrica è ottimo il centrifugato o infuso di ortica.
In caso di bronchiti con ristagno di muco possiamo ricorrere all’erisimo dal potente effetto antinfiammatorio oltre ad essere un ottimo rimedio in presenza di scottature solari e dermatiti nei bambini.
COSA MANGIARE
Gli alimenti più adatti da mangiare nel mese di agosto per nutrire il nostro corpo e la nostra mente sono le verdure verdi ricche di clorofilla come lattuga, sedano, cicoria selvatica, tarassaco, indivia, cetrioli e zucchine e quelle arancioni ricche di betacaroteni: insieme contribuiscono a mantenere integra la cellula e a riparare eventuali danni del DNA dovuti a una esposizione indiscriminata al sole. Eccellenti anche i fiori di zucca, fonti naturali di caroteni, vitamina B2 e ferro che rigenerano e proteggono il derma. Oltre ai pomodori, ogni tanto possiamo consumare anche i peperoni: la loro ricchezza di sali minerali, soprattutto potassio e vitamina C, li rende un alimento antifatica. Ottimi anche i fagiolini verdi, un ortaggio dagli effetti ricostituenti, rimineralizzanti ed energetici, utili per combattere i cali fisici nei mesi estivi. Anche l’aglio non deve mancare nei mesi estivi perché è molto depurativo.
Tra la frutta privilegiamo quelle di colore rosso, quindi, anguria, lamponi, fico d’india, susine, cocomero.
Agosto è anche un mese per consumare frutti esotici come il mango; un etto contiene circa 300 mcg di betacarotene, molto più del melone e del cachi. Inoltre, è ricco di sali minerali, potassio, zolfo, calcio, magnesio, fibre e glucidi, è molto digeribile e ha proprietà lassative e diuretiche. Le uniche controindicazioni riguardano i soggetti affetti da diabete o disfunzioni renali, poiché il mango è molto ricco di zuccheri. Il mango insieme alla mela e al kiwi, riattiva l’intestino e può costituire un’ottima merenda salutare.
Possiamo inoltre consumare la papaya, antiossidante e disintossicante; l’ananas ricco di bromelina che facilita la digestione, sgonfia l’addome e rende la pelle più luminosa; il cocco ricco di vitamine B,E,C Sali minerali e flavonoidi che rendono elastiche le pareti dei capillari.
Tra i cereali possiamo optare per la segale, molto ricca di sodio, potassio, iodio e fosforo.
Fra i pesci sono consigliati: il merluzzo, l’orata, il polpo, lo sgombro e le sardine.
Nel prossimo articolo vi parlerò delle erbe e delle spezie da utilizzare in questo mese!
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UNA RIVOLUZIONE IN FITOTERAPIA CON LA MEDICINA SPAGYRICA
La medicina spagirica è nata nel 1493 ad opera di Paracelso, il medico alchimista e astrologo svizzero fra i più noti del passato. Il termine, Spagyria, deriva dal greco e indica nel suo etimo l’essenza del metodo : spao (separare) più ageiro (unire).
Il procedimento spagirico prevede l’estrazione delle molteplici frazioni di una pianta (oli essenziali, principi attivi, sali), la loro separata elaborazione e purificazione ed infine il loro ricongiungimento in formule concentrate e potenziate.
Paracelso infatti applicò i principi dell’Alchimia alla preparazione di estratti ricavati dal regno vegetale. La caratteristica dei rimedi spagirici è quella di riunione i tre principi sopracitati dell’Alchimia:
– il Mercurio nei vegetali è rappresentato dall’alcol etilico, dato a sua volta dall’unione di fuoco e acqua;
– lo Zolfo è rappresentato dagli oli essenziali della pianta e dal loro principio attivo;
– il Sale è il corpo delle piante.
La Spagyria si basa sull’idea che nell’uomo le forze dense e sottili sono in perfetto equilibrio e che la malattia interviene quando questo equilibrio si spezza. La malattia dipende, dunque, da squilibri energetici che, a lungo andare, si manifestano anche sul piano fisico.
E’ idealmente, un ponte fra fitoterapia e omeopatia, con la quale condivide la dimensione energetica del rimedio, anche se differisce per metodo di preparazione. Il rimedio spagyrico agisce permettendo alla persona che lo assume di evolversi mentalmente per capire la vera causa della propria malattia. Passaggio, questo, che è fondamentale nel processo di guarigione.
Il centro in cui le piante vengono prodotte è la Serra (tappa fondamentale dell’intero processo produttivo). Nella Serra la pianta non è sottoposta ad alcun stress estrattivo, ma rilascia i propri principi attivi tranquillamente, grazie all’energia e la forza del Sole e della Luna che creano condizioni ottimali e naturali per l’estrazione e a condizioni di temperatura ed umidità costantemente controllate.
Per la preparazione dei prodotti spagyrici le piante, rigorosamente selezionate, vengono poste a macerare in una soluzione di vino rosso ed alcool etilico spagyrico.
Perché il vino rosso? Perché oltre ad avere un alto contenuto di principi attivi e numerose proprietà benefiche note sin dall’antica civiltà egizia, migliora la biodisponibilità dei fitocomplessi e favorisce una loro più completa attività.
Il residuo solido della pianta viene torchiato ed essiccato al sole. Successivamente viene incenerito, un procedimento che richiede parecchio tempo, e che prende il nome di calcinazione, e che permette di ottenere un composto bianco uniforme. La cenere bianca che rimane viene aggiunta alla tintura. Il contenitore con la tintura e la cenere va poi esposto al sole e alla luna per 28 giorni: durante questo periodo i sali solubili della cenere verranno disciolti e incorporati nella tintura, che diventa in questo modo molto più potente ed efficace.
I rimedi spagirici sono molto semplici da usare, il procedimento è lo stesso delle tinture madri o dei gemmoderivati. Cambiano però le dosi di assunzione: in genere bastano 2-5 gocce, a seconda del trattamento. In acuto si può arrivare anche a 7 gocce.
Si possono mescolare a poca acqua, prese 2-3 volte al giorno, lontano dai pasti.
I rimedi spagirici sono molto semplici da usare, il procedimento è lo stesso delle tinture madri o dei gemmoderivati.
Cambiano però le dosi di assunzione: in genere bastano 2-5 gocce, a seconda del trattamento. In acuto si può arrivare anche a 7 gocce.
Si possono mescolare a poca acqua, prese 2-3 volte al giorno, lontano dai pasti.
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